Nel New Mexico degli anni Cinquanta, mentre tutti i residenti di una piccola città assistono di sera a una partita di basket liceale, la giovane centralinista Fay e il dj radiofonico Everett scoprono una strana frequenza che potrebbe cambiare le loro vite, la loro comunità e l'intera Terra per sempre.
Se questa è la fantascienza attuale, poveri noi! Un mattone terribile: ti aspetti sempre che succeda qualcosa,invece... calma piatta. Il film è incredibilmente statico, a parte le immotivate corse a rotta di collo dei due protagonisti(che,per inciso,disponevano di un'auto). Un paio di inutili spiegoni anticipano il finale. Che pena...
Amarcord cine-televisivo che richiama il gusto del fantastico in tempi di guerra fredda (Matinee - Joe Dante) e le ansie futuribili di The Twilight Zone, il microcosmo campanilista di un paesino del New Mexico e le incomprensioni dialettiche a livello interplanetario. La paura dell'Altro non dà mai buoni frutti...
Molti gli ingredienti inseriti in questo film che oltre all'omaggio alle pellicole di fantascienza degli anni '50 introduce sprazzi di teorie ufologiche più recenti, tra cui le abduction cui attinge il finale, facendo un ottimo uso di dialoghi intelligenti e articolati e suscitando inquietudine nello spettatore attento
Il film di Patterson patisce alla lunga la propria eccessiva staticità, essendo, in massima parte, i progressi stessi della trama legati esclusivamente a un paio di spiegoni interminabili.
Ed infatti eccola qui tutta intenta a correre, Fay {una bravissima Sierra McCormick out-of-disney-factory [in perfetta divisa fifties col suo outfit d’ordinanza che la rende quasi una cosplayer (sailor fuku d’oltreoceano) di Audrey Horne, la quale a sua volta...] che si spalleggia egregiamente con l’altrettanto - se pur diversamente - ottimo sparring partner Jake… leggi tutto
The Vast of Night si apre con un'inquadratura fissa su un vecchio televisore in bianco e nero: a scorrere sono i titoli di testa, cui seguono le prime immagini - sempre in bianco e nero e con la grana grossissima propria delle pellicole usurate dal tempo - fino al loro dissolversi nel film vero e proprio. È con questo curioso artificio (che si ripeterà con i… leggi tutto
Piccolo film affascinante, un'opera prima che è un omaggio alla storica e seminale serie tv "Ai confini della realtà" (1959-63), di cui riprende temi, stile e ambientazione.
Quasi privo di scene d'azione ed effetti speciali, è molto parlato, con dialoghi serrati e due monologhi molto ben scritti.
Con un cast di attori sconosciuti e fin debuttanti e pur disponendo di un…
Fede Álvarez è un habitué dei reboot/remake/revival e dei sequel (ma quando s’è trattato di dare un prosieguo alla sua opera originale, “Man in the Dark”, è stata la…
L'esordiente Andrew Patterson è da tenere d'occhio, sperando migliori le imperfezioni del suo primo film, questo L'immensità della notte che parte sparato a mille con un verbosità da turarsi le orecchie! Merito di due protagonisti che si scambiano le battute, i dialoghi e le domande per una durata di ben 18 minuti! Poi cala il "silenzio", e lì (per me) comincia il…
Fantascienza narrata, accentuata da momenti di schermo scuro contrapposto a primi nonitor con falsi ai-confini-della-realtà. Tra l’esperimento radiofonico wellesiano e gli Incontri di Spielberg. Extraterrestri ne buoni ne cattivi, ma incuriositi dalla forma umana al punto da prelevarli per studiarne l’essenza. Ma capaci di influenzarne i destini. Non si vedono, ma il…
Ed infatti eccola qui tutta intenta a correre, Fay {una bravissima Sierra McCormick out-of-disney-factory [in perfetta divisa fifties col suo outfit d’ordinanza che la rende quasi una cosplayer (sailor fuku d’oltreoceano) di Audrey Horne, la quale a sua volta...] che si spalleggia egregiamente con l’altrettanto - se pur diversamente - ottimo sparring partner Jake…
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE
Una insistente inquadratura puntata su un vecchio televisore, in qualche modo ci costringe a trasferirci verso la fine degli anni '50, ove, in una cittadina qualsiasi del Nuovo Messico, gli abitanti si stanno preparando per andare ad assistere una partita di pallacanestro, funestata da una serie di contrattempi di tipo organizzativo che…
70 film in cartellone per 258 proiezioni complessive e 25 paesi rappresentati. Questi numeri sono la base di partenza da cui Antonio Monda, il direttore… segue
Per la quinta volta consecutiva ho avuto l'onore anche quest'anno di assistere alla Festa del Cinema di Roma (e ad Alice Nella Città) con il ruolo privilegiato di inviato di FilmTv.it. A fronte della vittoria a…
The Vast of Night si apre con un'inquadratura fissa su un vecchio televisore in bianco e nero: a scorrere sono i titoli di testa, cui seguono le prime immagini - sempre in bianco e nero e con la grana grossissima propria delle pellicole usurate dal tempo - fino al loro dissolversi nel film vero e proprio. È con questo curioso artificio (che si ripeterà con i…
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Commenti (9) vedi tutti
Ok Fay, run!
leggi la recensione completa di mckFantascienza narrata...
leggi la recensione completa di vjarkivSe questa è la fantascienza attuale, poveri noi! Un mattone terribile: ti aspetti sempre che succeda qualcosa,invece... calma piatta. Il film è incredibilmente statico, a parte le immotivate corse a rotta di collo dei due protagonisti(che,per inciso,disponevano di un'auto). Un paio di inutili spiegoni anticipano il finale. Che pena...
commento di francaraccioRegia VOTO 8 Storia VOTO 6 Attori VOTO 7 Dialoghi VOTO 7 Doppiaggio VOTO 6 Qualità video VOTO 2 Totale VOTO 6
commento di arcarsenal79Un godibile tributo ad "Ai confini della realtà", tutto notturno e a tinte assolutamente carpenteriane. Voto 7.
commento di ezzo24Film ufologico abbastanza originale con un "money shot" che quasi-quasi non si vedeva dai tempi di "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo".
commento di moviemanAmarcord cine-televisivo che richiama il gusto del fantastico in tempi di guerra fredda (Matinee - Joe Dante) e le ansie futuribili di The Twilight Zone, il microcosmo campanilista di un paesino del New Mexico e le incomprensioni dialettiche a livello interplanetario. La paura dell'Altro non dà mai buoni frutti...
commento di maurizio73Molti gli ingredienti inseriti in questo film che oltre all'omaggio alle pellicole di fantascienza degli anni '50 introduce sprazzi di teorie ufologiche più recenti, tra cui le abduction cui attinge il finale, facendo un ottimo uso di dialoghi intelligenti e articolati e suscitando inquietudine nello spettatore attento
commento di MaciknightIl film di Patterson patisce alla lunga la propria eccessiva staticità, essendo, in massima parte, i progressi stessi della trama legati esclusivamente a un paio di spiegoni interminabili.
leggi la recensione completa di pazuzu