Leggo commenti un troppo entusiastici, questo film è un'occasione mancata ed è sbagliato per tanti motivi: la storia fa acqua da tutte le parti, non dosa bene realtà e sogno, e poi - errore imperdonabile - ci sono gli spiegoni finali che sono la morte di ogni horror. Peccato perché gli attori e gli effetti speciali avrebbero meritato di meglio.
Lo squinternato Don da Chicago prova a ristrutturare una vecchia casa di provincia per abitarla con la moglie incinta.
Ma sulla casa grava un'ipoteca fantasmatica, e la chiave di tutto è nel passato.
Il film ricalca tutti i film sulle case infestate degli anni '80, lo stesso protagonista è una copia picassiana di Ashy slashy de La Casa e Robbie Williams.
Gli attori, su tutti la buona prova della luciferina e suadente Sarah Brooks, e gli ottimi effetti speciali (non digitali) avrebbero però meritato un film più strutturato e persuasivo.
Troppi gli errori, da una sceneggiatura non incisiva, passando per la mancata demarcazione fra sogno e veglia, agli spiegoni finali (che sono il vero horror nell'horror).
Forse il regista è bene che torni a fare il produttore.
Allora meglio rivedersi Chi è sepolto in quella casa di Steve Miner (1985), l'usato garantito (anche nell'ironia).
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