Regia di Daniele D'Anza vedi scheda film
Invitato a dirigere una banda di paese, lo sgangherato Maestro (di musica) Stonatelli si ritrova per un errore a dover condividere la stanza d’albergo con due sconosciuti. La situazione presto diventa parecchio caotica.
Tutto Totò è una serie di film per il piccolo schermo girati nel 1967 con protagonista il Principe della risata che, in questa maniera, intende ripercorrere la sua carriera riproponendo i suoi sketch migliori; purtroppo l’omaggio diventerà una sorta di testamento artistico, dato che Totò morirà subito dopo le riprese. Si tratta di vari episodi (a noi ne sono giunti nove, ma dovrebbe essercene un altro purtroppo smarrito negli archivi della Rai) della durata di 50 minuti, in bianco e nero, con trame piuttosto raffazzonate – Il grande Maestro reca le firme di Bruno Corbucci e dello stesso Antonio De Curtis – nelle quali vengono inseriti ad hoc scene, tormentoni, personaggi, monologhi e cavalli di battaglia del protagonista; in questo caso è presente buona parte del canovaccio della commedia Una camera fittata a tre. Tra gli altri attori in scena compaiono qui Ernesto Calindri, Mario Castellani, Valeria Fabrizi e Giusi Raspani Dandolo; dirige Daniele D’Anza, esperto regista televisivo, e probabilmente senza troppa fatica – anche perché, una volta lasciato sbrigliato, Totò riempie la scena da solo e rimane poco da fare, se non seguirlo. A parità di (scarsezza di) mezzi, i vari episodi della serie sono piuttosto differenti tra loro come qualità: Il grande Maestro è senz’altro uno dei migliori. 4/10.
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