Regia di Castellano & Pipolo vedi scheda film
Niente di oltraggioso o offensivo anche se per la verità gli autori rievocano il nazismo con una superficialità un po'irritante. L'intento era blandamente satirico e la figura del dittatore affidata a un attore di spalla e a cinegiornali d'epoca buffonescamente sonorizzati è un puro elemento farsesco. La libertà con cui il tema è affrontato poteva anche preludere a un prodotto folle e paradossale il risultato è invece una infilata di barzellette non tutte divertenti e con i tempi comici tutti sbagliati. Non giova all'impresa la partecipazione di uno spento Adriano Celentano nel ruolo di un anarchico e di un gerarca nazista che, come dice bene Kezich, appare ad un tempo sdoppiato e dimezzato.
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