Regia di Checco Zalone vedi scheda film
Adoro i film di Checco Zalone e la sua comicità, ma "Tolo Tolo", sebbene io lo abbia atteso con ansia, mi ha delusa non poco.
Siamo anniluce lontani dalle sue primissime pellicole di esordio.
Gli spunti iniziali sembravano promettere molto e forse, se fossero stati supportati da una buona sceneggiatura, avrebbero generato risultati diversi. Invece no. Non c'è trama, non c'è inventiva, le battute sono scialbe, quasi demenziali, la messa in scena è inconsistente e trascurabile e i personaggi appaiono vuoti, senza personalità e senza avere nulla da raccontare. Appare tutto troppo scontato, forzato e freddo. Manca la verve comica e la genialità di un tempo sfoggiati da Zalone, che vediamo per la prima volta non solo nel ruolo di attore, ma anche in quello di regia.
La narrazione farraginosa e lenta, di certo, non aiuta, anzi, appesantisce la concatenazione delle scene già di per se stesse prive di ogni interesse, poiché la satira sociale questa volta non centra il bersaglio.
Il ritmo è incostante e l'attenzione cala sempre di più, riattivandosi un pochino soltanto verso la parte finale, che forse, un paio di sorrisi li strappa.
L'interpretazione del protagonista appare stanca e con poca ispirazione.
Una commedia che in definitiva non diverte e non fa ridere, offrendo solo sbadigli e noia. Eppure i suoi buoni incassi li ha fatti e alla critica è piaciuto. Alcuni quotidiani lo hanno paragonato alle commedie all'italiana di Alberto Sordi o di Dino Risi, data l'evoluzione di Zalone (Luca Medici) verso tematiche più serie e impegnative.
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