Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Commedia divertente, senza troppe pretese, ma complessivamente piuttosto ben fatta
"Ecco, lui è stato molto gentile, però ha precisato che assolutamente non vuole pagare. Io cosa potevo fare? Mettergli le mani addosso? Picchiare uno con gli occhiali? Così sarei passato dalla parte del torto!"[Renato Pozzetto]
"Si ma... Ma scusa un attimo... lui non... non aveva gli occhiali!" [Paolo Villaggio]
"Eh, ma per menarmi se li è messi!" [Renato Pozzetto]
Uno degli ultimi film almeno decenti diretti da Neri Parenti, prima che si dedicasse al genere dei cinepanettoni rovinandosi irrimediabilmente.
Non che Le Comiche sia un film d'autore, un pilastro del cinema: eppure resta una pellicola che, nel suo genere, ha saputo ritagliarsi un proprio dignitoso spazio.
Si tratta sostanzialmente dell'unione di sei episodi, dalla durata media di quasi un quarto d'ora l'uno, ognuno dei quali era slegato agli altri.
Guardando all'obiettivo del film (far ridere) non si può certo affermare che questo sia stato disatteso, anzi, nonostante qualche gag emani una certa aria di "già visto", qualche sonora risata ci scappa pure.
La comicità di Neri Parenti è una comicità immediata, strettamente visuale, ma che nella maggior parte delle volte funziona. Si stratta comunque di un'ironia fine a se stessa, priva di qualunque profondità che permetterebbe una lettura di livello superiore della pellicola.
Tutto si basa sulle doti demenziali della coppia protagonista, gli instancabili Paolo Villaggio (ottimo!) e il compare Renato Pozzetto (un po' sottotono).
Il resto del cast viene limitato ad un ruolo di secondaria importanza.
La regia, senza particolari guizzi (comunque non necessariamente richiesti per una pellicola di questo tipo), non si farà ricordare per infamia nè lode.
La sceneggiatura, curata tra gli altri anche dallo stesso regista Neri Parenti, è il limite principale del film: i sei episodi funzionano (chi più e chi meno) comunque tutti, ma manca un filo conduttore, una trama più strutturata. Una pecca è anche il fatto che si debba ricorrere al pozzo della volgarità, anche se piuttosto innocente, nella parte finale, forse per sopperire ad una certa mancanza di idee di fondo.
Bene la colonna sonora, azzeccata, così come la fotografia, piuttosto curata. Le scelte visive del film sono apprezzabili.
E poi, in termini puramente emozionali, queste pellicole permettono allo spettatore di godersi immagini di un'Italia che, anche se non così lontana nel tempo, non esiste già più.
Insomma, una visione senza pretese è consigliata a tutti.
Vi divertirà.
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