Regia di Neri Parenti vedi scheda film
L'idea di partenza può anche essere carina (ma basta aver sentito parlare della Rosa purpurea del Cairo di Woody Allen per capire quanto sia poco originale), ovviamente la realizzazione lascia parecchio a desiderare. Nel senso che Pozzetto e Villaggio senz'altro funzionano, alcune gag sono pure divertenti, ma nel complesso si tratta di un insulso collage di sketch senza una forma precisa, in cui un cenno di consecutio logica in più non avrebbe fatto male (di tanto in tanto i due protagonisti riprendono le loro disavventure da una situazione completamente nuova), ovviamente senza esagerare visto che siamo in una 'comica' modellata - piuttosto vagamente - su quelle vecchie pellicole del cinema muto (si parte e si chiude, peraltro, con un omaggio all'Arrivo di un treno dei fratelli Lumiére). Qualche caratterista attorno (fra i quali Cannavale in abito talare) e volgarità non altissima.
Due attori escono da una vecchia comica in bianco e nero e cominciano a seminare danni nella realtà, esattamente come facevano sullo schermo. Ingenui e pasticcioni, metteranno a soqquadro una pompa di benzina, un albergo di montagna, una gang mafiosa... poi rientreranno nel loro film.
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