Regia di Turi Vasile vedi scheda film
In un istituto di bellezza le clienti si lasciano andare a confidenze, racconti, dettagli più o meno piccanti delle loro vite intime. Mariti presi per il naso, amanti in ogni dove e un'irrefrenabile passione per il lusso sono le costanti di tali racconti.
Una delle tante commediole a episodi che in quel periodo imperversavano sul grande schermo del Belpaese; con un cast composto quasi esclusivamente di 'gregari' (in realtà tutti interpreti di provenienza teatrale o caratteristi di buon livello), Turi Vasile imbastisce una pellicola dalla modestissima linearità narrativa - i segmenti si intersecano alla meglio, le differenti vicende sono di stampo pressochè barzellettistico - ma godibile per la sua spensierata leggerezza che riporta lo spettatore agli anni del cosiddetto boom economico. La sceneggiatura è opera del regista, di Ugo Guerra e di Luciano Martino; inutile chiedere più di tanto a un prodottino nato con palesi finalità alimentari. Nel cast vale la pena di ricordare le presenze di Mario Carotenuto, Paolo Panelli, Bice Valori, Alberto Bonucci, Enrico Maria Salerno, Francesco Mulè, Nadia Gray, Liana Orfei, Livio Lorenzon, Chelo Alonso; il ritmo vacilla, la trama - come detto - è evanescente, ma si può apprezzare l'esecuzione della canzone-tema del film, a cura del Quartetto Cetra, sui titoli di testa. Per Vasile si tratta della settima regia in un lustro (!), dall'esordio di Sulle strade di notte (1956); qui si chiude la sua carriera dietro la macchina da presa, per la verità abbastanza dimenticabile, anche se Vasile rimarrà nell'ambiente cinematografico dedicandosi da lì in avanti a sceneggiature e ruoli di produzione. 3/10.
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