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Nella tana dei lupi 2 - Pantera

Regia di Christian Gudegast vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Nella tana dei lupi 2 - Pantera

di John_Nada1975
6 stelle

Un film perdipiù americano, nel quale viene gridato 4 volte affanculo alla NATO, non può che ispirare naturale simpatia. Il tutto avviene nella sequenza in discoteca immancabilmente e ti pareva da citare come "manniana'', laddove alcuni dei protagonisti sono serbi, e uno dei quali è invece il napoletano di" Gomorra" la serie e sosia di Cannavacciuolo, a cui nei bombardamenti del' 99, hanno pure ucciso la madre. Per il resto, Gudegast non è affatto un regista mediocre, questo lo aveva già ampiamente dimostrato nel primo film, perché riesce pur con un materiale, una ambientazione, dei personaggi più o meno diventati rispetto al precedente e per volere diversificare, "molto patinati", a non sbracare comunque mai nei cliché più triti e irritanti di questo tipo di storie, proiettili a decine che non riescono mai a colpire i bersagli nei protagonisti, a parte. 

Siamo in Francia a Nizza, e Butler vi si reca a inseguire la sua unica "preda" scampata alla frastornante sparatoria finale e precedente con i rapinatori del 2018, O'Shea Jackson, così come Jimmy "Popeye" Doyle inseguiva Jacques Charrièr a Marsiglia, in "The French Connection II".

Ora, a parte ogni ironia e la ovvia differenza di praticamente tutto, fra i due, l'imbolsitissimo Butler/Nicholas"Big Nick" O'Brien, è un personaggio che in quanto a cura nel vestire orologione 24K tipo Rolex Speedmaster e collanoni, anelli e braccialetti quasi da Mister T esclusi, quasi non ha nulla da invidiare alla stropicciata trasandatezza del famosissimo detective antidroga dell'N. Y. P. D., ed è un riuscito contraltare all'elegante aspetto generale da thriller americano in contesto europeo e bei vestiti, belle macchine, bei locali, bellissime donne(mai a letto però, e questo è già un bel cliché saltato) dell'insieme.

Stereotipizzati personaggi mafiosi e camorristi italiani(che poi chissà perché, sono in Sardegna[!?]), impersonati da almeno due buoni attori e veramente italiani, ma tutti gli altri a parlare invece un improbabilissimo italiano "broccolino" d'America, anche tra i ristoratori e camerieri alle Cinque Terre. Come se non sia possibile trovare dei veri figuranti italiani, e che almeno, non parlino l'italiano quale lo parlava Lucky Luciano.

Non manca una bella sequenza di inseguimento automobilistico tra Audi A6 e A7 e "prima bianca, poi nera "stealth", Porsche Panamera, come non può mancare a questo livello di fattura e confezione-con i fucili mitragliatori che non colpiscono quasi mai i nostri "buoni"-, la quale fa un eccellente utilizzo degli spettacolari tunnel sulle autostrade francesi della Costa Azzurra.

O'Shea Jackson è un nottolone tale, che è un grande mistero come possa ottenere parti da co-protagonista in film da ben 140'(155' nella versione Director's cut), e il cui carisma e capacità interpretative è pari a quella di un cicciabotte, solo nero. Meno male appunto, che il film poggia interamente per ogni sfumatura ed espressione, cambio di registro, su Butler.

Più che apertamente ispirato alla famosa "Rapina del Secolo" del leggendario Albert Spaggiari con la sua Banda, avvenuta tra il 16 e il 19 luglio del 1976 nei caveau completamente svuotati della Société Général della stessa Nizza, che fruttò un bottino di circa 100 milioni di franchi dell'epoca- e soprattutto in DIAMANTI da cassette di sicurezza, e per cui fu quindi appunto ribattezzata come tale, anche nel libro tratto e supervisionato da un tal Ken Follett,con René Louis Maurice - "The rats of Nice. Robbery under the streets of Nice - Under the Streets of Nice - Heist of the Century", 1978 (il libro fu tradotto dal francese in inglese nel 1978 dallo stesso Follett con il titolo "The Heist of the Century"); Gudegast sceneggiatore e regista, questo lo sa bene. E anche Josè Giovanni che ne trasse il primo di due film francesi negli anni rievocanti la clamorosa vicenda, il primo del 1979, "Les Égoits du Paradis".

Nessuno, nessuno, nessun recensore italiano professionista o meno, youtuber o altro, ne ha colto il voluto collegamento e citazione. Questo per dire la preparazione delle informazioni e pianificazione di chi scrive, sempre con maggiore frettolosità e solo preoccupandosi di inseguire il trend del giorno, se non del momento.

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