Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Un passatempo, soprattutto.
Tronfia ricostruzione della storica battaglia di Midway, con alcune americane poco sopportabili però anche con molto ritmo, molta azione e molte frasi ad effetto (che speriamo avessero un minimo di valore storico, anche se le imprecisioni in questo film non mancano, anzi).
Si parte ovviamente con Pearl Harbor, dove gli USA si fecero trovare con le braghe alle caviglie (ma successe anche con le Due Torri, poi col Coronavirus, è un po’ il loro tratto distintivo). Tutto viene poi affidato all’ammiraglio Nimitz e com’è come non è, le cose cambiarono.
Oltre alle azioni di guerra non c’è in definitiva altro, nel film, e questo è un bene o un male, a seconda dei punti di vista. I personaggi infatti diventano poco più che pupazzetti, di loro si saprà poco o nulla e saranno utili più che altro a guidare la macchina bellica. Dall’altro, il film non viene appesantito da eventuali introspezioni psicologiche sui protagonisti, che se mal fatte lo possono rendere un mattone micidiale.
Di sicuro con questo filmetto, a cui un 5/6 lo darei, non ci si annoia. Pure sapendo come andrà a finire (o almeno, lo si dovrebbe sapere), le varie vicende si seguono volentieri e il film è pure fatto abbastanza bene. C’è anche qualche attore importante, c’è pure Woody Harrelson, che metterei in ogni film, tra l’altro la sua somiglianza col vero Nimitz è piuttosto impressionante.
La critica non ha approvato l’operazione, il pubblico ha gradito di più, ma quel che è peggio è che il pubblico al cinema fu poco. Dunque davanti ad ingenti spese, il conto economico fu un disastro e il film fu un flop tremendo.
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