Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Il chirurgo Gastaldi, l'assistente Pezzella e la ferrista Santilli sono soliti tormentare con scherzi crudeli il quarto membro della loro equipe, l'anestesista Lasalandra. Quando i tre scoprono che all'amico restano pochi mesi di vita, rosi dal senso di colpa, decidono di accompagnarlo in una vacanza in Salento, durante la quale comunicargli la ferale notizia.
Prevedibile dal primo all'ultimo minuto, Si Vive una Volta Sola tocca probabilmente uno dei punti più bassi del cinema di Carlo Verdone, rimasticando, in maniera fiacca, i consueti temi del regista romano (la volgarità imperante, l'inferno dei rapporti familiari e la difficoltà di relazionarsi ai figli, l'ipocondria, il desiderio di trasgressione), con l'aggiunta di un elemento di stanchezza senile che avvolge ogni cosa in un deprimente cupio dissolvi, nonostante il solare splendore delle cartoline pugliesi sullo sfondo (con il nome del resort che ha ospitato le riprese in perenne e "casuale" bella vista). Cast abbastanza giù di corda: Verdone non imbrocca mai una gag davvero convincente, Tortora e Papaleo lo seguono a ruota e alla fine l'unica a farsi ricordare, anche (ma non solo) per la sua sensualità, è Anna Foglietta.
Deludente: 4/10.
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