Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Frustrati dalle rispettive esistenze, tre membri di un'equipe medica di successo non fanno che turlupinare, a suon di scherzi di pessimo gusto, un quarto amico (Papaleo). Ma quando vengono a sapere che quest'ultimo ha un male incurabile, decidono di mettersi in viaggio con lui per appagare i suoi desideri.
Verdone continua a raschiare il fondo del barile senza capire che ormai sta arrivando agli antipodi del globo terrestre. Il miscuglio tra Truman - Un vero amico è per sempre e Amici miei, con un'abbondante spruzzata del cinema di Neri Parenti e dei Vanzina a suon di culi e tette, è addirittura imbarazzante. Come se non bastasse, Verdone si limita a proporre la faccia da cane bastonato, la Foglietta è bistratissima e sopra le righe come sempre, Rocco Papaleo interpreta Rocco Papaleo, ormai completamente prigioniero del type casting, e Max Tortora sembra essere capitato sul set in premio vacanza. Quello che non si capisce è perché si continui a parlare di Verdone come di un abile interprete dell'ethos italico, quando i suoi film sono da tempo immemorabile di una pochezza sconcertante.
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