Regia di Edward Norton vedi scheda film
Un detective viene ucciso e i colleghi indagano, in mezzo a imbrogli edilizi, intrighi, strani personaggi e riflessioni su un luogo in cui vivere. Edward Norton dirige e interpreta colui che si aggira per questa New York anni 50, in cerca di indizi, sfidando i poteri forti, con una sindrome di Tourette che lo perseguita e rende la pellicola un tantino ironica. Norton è uno bravo, l’impegno non si discute, straordinaria la sua interpretazione, ottime le scenografie, bella fotografia, notevoli musiche di Daniel Pemberton, bravo il resto del cast con un grande Alec Baldwin. Un film Jazz, totalmente, ricercato, sentito, è per questo, anche, che certi sperimentalismi sono fuori luogo ed inutili. Alcune soluzione visive da Fight Club stonano, insieme ai primi quindici minuti con un montaggio sballato – cambi e tagli veloci nei dialoghi che sembrano Bay (!) ma che fortunatamente tornano alla normalità nelle due ore successive. Da perdonare tutto e comunque, è buon cinema e merita la visione, “si”.
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