Espandi menu
cerca
Il buco

Regia di Galder Gaztelu-Urrutia vedi scheda film

Recensioni

L'autore

IlGranCinematografo

IlGranCinematografo

Iscritto dal 30 luglio 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 44
  • Post 9
  • Recensioni 422
  • Playlist 27
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il buco

di IlGranCinematografo
7 stelle

I personaggi sono tutti ben sbozzati e la logica dell'homo homini lupus e del consumismo capitalista si staglia in tutta la sua franchezza.

 

Le coordinate sono quelle della fantascienza distopica e classista organizzata in verticale (il cui capostipite fu Metropolis), con al centro dei vari "livelli" una tavola imbandita con vivande di ogni sorta che staziona brevemente in ognuno degli innumerevoli piani di un edificio per poi scendere al successivo. La location ammicca a quella di Cube – Il cubo, ma la sporcizia (visiva e contenutistica) viene dritta dagli anni Settanta (vedasi 2022: i sopravvissuti), con una spietatezza che è ancora più terribile in quanto scientemente e cinicamente esibita, perché la prassi di ognuno degli inquilini è sputare sugli avanzi che andranno ai malcapitati più in basso di loro e offendere quelli più in alto per aver fatto altrettanto. E ovviamente, a causa dell'ingordigia dei "privilegiati" alla vetta del complesso, quelli degli ultimi piani si vedono costretti a ricorrere a mezzi estremi di sostentamento (sebbene le immagini degli chef e dei violinisti al quartier generale siano più terrificanti di quelle della carne sanguinolenta). Ma chi è il responsabile degli atti efferati che si commettono per sopravvivere? Il singolo oppresso o il sistema che lo opprime? Ed è possibile maturare collettivamente una forma genuina di coscienza solidale che spinga gli uomini a razionare le risorse a disposizione in modo che tutti ne godano? O forse si renderà necessaria la costrizione coatta alla rivoluzione da parte di un Messia "esterno"? E la sua ribellione sarà spontanea o è solo parte del disegno superiore di chi ha progettato il "buco" (come già scopriva Neo in Matrix Reloaded)? Il regista Galder Gaztelu-Urrutia, a partire da un copione di Pedro Rivero e David Desola, costruisce un senso di soffocamento claustrofobico insistendo quasi solo sui primi piani – il che è spiazzante – e tiene l'interesse acceso con un'inventiva costante, svelando i segreti gradualmente e aprendosi a sprazzi inattesi di humor nero e sardonico. I personaggi sono tutti ben sbozzati (non solo il protagonista ma anche i diversi "ospiti" con cui è tenuto a dividere di volta in volta la cella) e la logica dell'homo homini lupus e del consumismo capitalista si staglia in tutta la sua franchezza (pur talora didascalica). Splendido finale sospeso, da molti ingiustamente criticato. "Piccola" produzione spagnola reperibile su Netflix che ha fatto molto parlare di sé (e per una volta, in effetti, c'è da esserne contenti).

Sadica colonna sonora di Aranzazu Calleja che mima i rumori delle stoviglie.

Voto: 7 — BUON film

 

scena

Il buco (2019): scena

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati