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Il buco

Regia di Galder Gaztelu-Urrutia vedi scheda film

Commenti brevi
  • I personaggi sono tutti ben sbozzati e la logica dell'homo homini lupus e del consumismo capitalista si staglia in tutta la sua franchezza.

    leggi la recensione completa di IlGranCinematografo
  • Ambiziosa metafora sociale. Film a tratti anche sgradevole e ripugnante. Da vedere

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Fatti salvi un frizzante senso del grottesco ed una costante ironia macabra che permettono di arrivare fino ai titoli di coda tutto sommato con il sorriso sulle labbra, El hoyo paga una trama sin troppo esile, patisce la morte prematura del personaggio di gran lunga più riuscito, e soprattutto si incarta nella ricerca del messaggio a tutti i costi.

    leggi la recensione completa di pazuzu
  • Originale e claustrofobico, per stomaci forti. Ah si... il cibo è un elemento fondamentale ;-)

    commento di green70
  • Splendido. Non tanto per la metafora sociale (piuttosto scontata) sulle risorse che potrebbero bastare per tutti...ma per la tensione che regge dal primo minuto all'ultimo e per il sarcasmo caustico del suo personaggio più riuscito, Trimagasi. Credo si presti molto bene a una riduzione teatrale, spero che a qualcuno venga l'idea.

    commento di ConteOliver63
  • "La m***a è più efficace della solidarietà spontanea"

    leggi la recensione completa di silviodifede
  • Ingordigia e classismo

    leggi la recensione completa di TerenceFletcher
  • NEXT FLOOR!

    leggi la recensione completa di mck
  • L'idea di partenza è lodevole : dimostrare come l'istinto di sopravvivenza prevale sempre sulle spinte solidaristiche. Se la riflessione di base si fosse limitata al soccombere della ragione sotto i colpi degradanti della miseria, senza gli eccessi truculenti della violenza e gli esosi spargimenti di sangue, l'esito sarebbe stato molto migliore.

    commento di Peppe Comune
  • Una idea di partenza lodevole che ci trasporta su una metafora sulla societa'....si puo' vedere anche se alla lunga e' un po' cupo e pesantino.

    commento di ezio
  • Una struttura verticale i cui inquilini si risvegliano, a caso, ogni mese in un piano diverso. Al piano zero viene imbandito un banchetto luculliano ma man mano che il tavolo scende il cibo viene divorato e agli abitanti più in basso arrivano solo le stoviglie. Interessante lettura sul piano sociale ma con parecchie crepe nella sceneggiatura.

    leggi la recensione completa di alfatocoferolo
  • Thriller horror crudo, cupo e vagamente onirico e metaforico con una forte quanto banale riflessione etico-filosofica sulla corruttibilità della natura umana e sulla difficoltà nelle situazioni estreme, di far vincere l'altruismo. A tratti sa di già visto, ma riesce comunque ad intrattenere fino ad un finale di libera interpretazione.

    commento di Fanny Sally
  • Morale della favola: un comunista salverà il mondo. Amen

    commento di TexMurphy
  • Interessante film spagnolo che intrattiene senza far spegnere il cervello.

    leggi la recensione completa di EmaCate14
  • Film gradevole che non evita di cadere nella trappola della banalità del 'messaggio': la metafora è subito enunciata nell'incipit donchisciottesco. Va rilevato l'impianto teatrale che rimanda agli umori parafilosofici del teatro di Beckett, al "Calapranzi" di Pinter e, infine, a stentati rivoli swiftiani.

    commento di Marcello del Campo
  • sulla scia di film come Cube, ma anche, meno apparentemente, opere come Cecità e The Lobster, questo film, di insolita produzione basca, riesce anche meglio di alcuni suoi predecessori (proprio Cube, che aveva una sceneggiatura molto più debole). qualche eccesso grandguignolesco in meno lo avrebbe reso più efficace e universale.

    commento di giovenosta
  • "-Quelli dei piani di sopra non spartiranno mai le razioni con quelli più in basso" -Perché non dovrebbero? -perché al loro posto lo avrebbero fatto tutti" cit.

    leggi la recensione completa di Infinity94
  • Film originale nella messa in scena, visivamente un pugno nello stomaco e non di facilissima lettura (a parte la metafora della rivoluzione, "ovvio"). Rimando all'interpretazione di ilcineocchio.it.

    commento di faumes
  • Distopia essenziale e cruda, forte dell'ambiguità contestuale

    leggi la recensione completa di lino99
  • Salviamo la panna cotta! Che di per sè è una bella idea, anche se io preferisco il tiramisu. Con questa frase cade l'implacatura di un film che fino a quel momento poteva vagamente risultare interessante, ma che da li in poi assume connottati quasi grotteschi. Siamo in un carcere verticale e non c'è cibo . E, fino a qui, tutto bene. Non si capisce

    leggi la recensione completa di gaiart