Trama
Impegnata a lavorare come barista in un club di Hollywood con il suo miglior amico - e qualche volta amante - Jake, Frankie si interroga su ciò che la società di oggi apprezza veramente. Quando incontra il misterioso Link, comincia a filmarlo e a caricare online le sue invettive anti consumismo. Con Jake a bordo, il trio di sconosciuti diventa rapidamente celebre su internet. Quando però il manager Mark comincia a fare richieste per portare sempre più denaro e Link si trasforma in tutto ciò che ha sempre criticato, Frankie si ritrova di fronte a una fondamentale domanda: sta diventando anche lei come il mostro che ha provveduto a creare?
Curiosità
Tre domande alla regista Gia Coppola
1. Da dove viene l'idea per Mainstream?
Dopo aver girato il mio primo film, Palo Alto, riflettevo su ciò che me lo aveva ispirato e mi sono chiesta su cosa avrei incentrato un nuovo lavoro. Guardavo il canale tv dei classici Turner ma non gli prestavo molta attenzione. Sono però stata attratta dal finale di Un volto nella folla di Elia Kazan. Il finale è così inquietante, con la risata maniacale di Andy Griffith e l'ultima scena con il cartellone pubblicitario della Coca-Cola che sfuma nel nero. Ho subito cercato di rivedere il film dall'inizio. Nonostante sia stato girato negli anni Cinquanta, mi è sembrato pericolosamente significativo. Si tratta essenzialmente di una satira sul passaggio dalla radio alla televisione, sul potere dell'intrattenimento, ma è anche una straziante storia d'amore alla Frankestein, che vogliamo, con una giovane donna che crea un mostro. Avevo anche un amico che lavorava come YouTuber. Milioni di persone si collegano tutti i giorni per vedere i video più improbabili e trovo la cosa sconcertante: non capivo perché la gente lo trovasse coinvolgente e carismatico. Combinando le due cose, Un volto nella folla e la celebrità (fugace) data da internet, è nato Mainstream. Inoltre, volevo esprimere ciò che provavo tutte le volte che andavo sui social, riflettere sul concetto di popolarità e sottolineare tutte le lotte necessarie per essere creativi in un'epoca così cool e per passare da adolescente a donna.
2. Cosa è cambiato da Palo Alto, film indipendente, a Mainstream?
Tutti gli esordienti seguono una sorta di percorso obbligato. Dopo un film indie, si viene chiamati per raccontare la stessa storia ma con più soldi e mezzi a disposzione. Io ho voluto invece sfidare me stessa e realizzare un film mostro strano. Non è stato facile trovare produttori disposti a crederci ma alla fine ce l'ho fatta.
3. Quale è stata invece la sfida maggiore affrontata?
Girare per soli 19 giorni è stato molto più complicato di quanto pensassi.
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Commenti (1) vedi tutti
Bizzarri personaggi popolano questo strampalato film
commento di gruvieraz