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Bad Nun

Regia di Scott Jeffrey vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bad Nun

di undying
7 stelle

Notevole thriller, privo di effetti speciali ma girato con crescente e verosimile impronta drammatica. Rinominato -per solcare il successo di The nun- The watcher non tratta di streghe, né diavoli e men che meno esorcisti. Modesto, insinuante e, paradossalmente, il migliore del lotto sulle suore maledette.

 

locandina

Bad Nun (2018): locandina

 

Prologo - Una ragazza accetta la proposta d'incontro fatta da un giovane conosciuto in chat, ma appena raggiunge il luogo stabilito riceve un insolito invito ed entra in una casa isolata. All'interno una suora, con il volto coperto, l'aggredisce pugnalandola a morte.

Per far sì che la figlia Aesha (Becca Hirani) possa proseguire agevolmente negli studi -evitando le continue distrazioni di irrequieta adolescente- la madre prenota un bed and breakfast in una posizione isolata del Kent. Aesha, raggiunge così la località, dopo un lungo viaggio. Rimasta da sola durante la notte, subisce la sgradevole visita di Christy Ann (poi Cindy Lamb), un'inquietante suora che, insistentemente e più volte, bussa alla porta chiedendo di essere accolta.

 

Becca Hirani

Bad Nun (2018): Becca Hirani

 

Da un paio di anni a questa parte si è creato un sottofilone horror a sfondo religioso, in particolare con presenza di suore. Probabile causa di questa inusuale ondata è da rintracciare nel successo di The nun - La vocazione del Male, unico titolo distribuito anche in Italia. Seguono, a ruota nel 2018, almeno altri tre film: Curse of the nun, Nun e -decisamente il migliore in assoluto del lotto- questo Bad nun, in origine intitolato The watcher e rinominato proprio per sfruttare il successo del film diretto da Corin Hardy.

 

Becca Hirani

Bad Nun (2018): Becca Hirani

 

Ispirato da un fatto di cronaca l'inglese Scott Jeffrey esordisce in regia scrivendo un'affascinante sceneggiatura, orientata verso un clima di tensione psicologica, senza mai cadere di stile e senza mettere in scena momenti grandguignoleschi. Puntando sul thriller più verosimile, Jeffrey sceglie un parco attori poco noti, ma eccezionali. In particolare Thomas Mailand riesce a creare un personaggio dalla tormentata personalità, schizofrenica, a causa di un trauma subito in età infantile per opera di una perversa suora. Perchè questo Bad nun prende, piacevolmente, le distanze dal soprannaturale. Non ci sono demoni che entrano in possesso di giovani fanciulle, né esorcisti in grado di combattere il Male inteso come Satanas, ovvero un'entità astratta e avversa a Dio. Qui semmai ci viene esposta l'altra faccia del Male, quello che prolifica e cresce in seno alla Chiesa. Tra le mura di un vecchio monastero, poi riconvertito nel tempo in un bed and breakfast.

 

Mika Hockman

Bad Nun (2018): Mika Hockman

 

Scott Jeffrey riesce a creare un crescente clima di angoscia -destinata a raggiungere uno stato di panico- partendo da elementi quotidiani e da un contesto verosimile: ritrovarsi da soli, lontano da casa, ospiti nella notte in un posto isolato. La Chiesa dismessa, profanata dall'ombra di una suora che fugacemente attraversa l'ambiente, è la vera causa di un disagio inarrestabile, vittima un innocente bambino (proposto saltuariamente in videoregistrazioni che recano la data del 1974) poi trasformatosi in fiera assassina, assetata di sangue (femminile). Nonostante il basso budget e la sola location utilizzata per le riprese, Bad nun riesce a catturare l'attenzione e -cosa per nulla scontata- a essere originale. A incutere timore, questa volta non sono le urla sgraziate, le parolacce, gli anatemi in latino. A incutere timore è una voce a volte suadente, altre raggelante e, al tempo stesso, decisa. Un'anziana suora bussa alla porta con insistenza, chiede ospitalità per compiere un'opera "buona", di conversione. Ma pronuncia ambigue parole con tono irrequieto. Nel lento, insinuante, prepotente insistere per entrare, nel costante e ripetuto bussare alla porta, sta un fondo di orrore che fa veramente paura perchè sostanzialmente possibile, e certamente accaduto da qualche parte, in un certo momento.

 

Tiffany-Ellen Robinson

Bad Nun (2018): Tiffany-Ellen Robinson

 

Che questo Bad nun sia un film decisamente superiore alla media sta a testimoniarlo il fatto che, nel giro di un solo anno, il regista sia già impegnato su un sequel (The watcher 2). Scott Jeffrey merita sicuramente d'essere tenuto sott'occhio, ed è un piacere sapere che sta lavorando su ben altri quattro progetti, tutti film di genere horror, previsti in corso di realizzazione per il 2019: HellKat, Deadly water, The final scream e ClawnDoll

 

Tiffany-Ellen Robinson, Becca Hirani

Bad Nun (2018): Tiffany-Ellen Robinson, Becca Hirani

 

"Una suora, tutt'al più, è una donna solo per metà, come un prete è un uomo solo a metà.” (Henry Louis Mencken)

 

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