Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
I servizi segreti americani hanno in mano un'arma potenzialmente catastrofica: un proiettile che va indietro nel tempo. Un agente speciale viene incaricato di rintracciare il magnate russo che sta a capo del progetto di quell'arma e fare in modo di annientarla prima che sia troppo tardi.
Sì, va bene, è la solita baracconata alla Christopher Nolan (sceneggiatore e regista), tutta action, effetti speciali, sentimenti forti e teorie arzigogolate sulla logica delle quali non ha neppure senso perdere tempo a discutere – le basi sono scientificamente fondate, gli sviluppi eccessivi: punto –, eppure Tenet non può essere liquidato semplicemente così, come l'ennesimo blockbuster hollywoodiano senz'anima. Quantomeno perché dietro alla realizzazione di un film del genere (due ore e mezza di durata, peraltro) ci dev'essere stato un lavoro mastodontico da parte di una squadra colossale di collaboratori tecnici e artistici; e poi, in fin dei conti, Tenet è sì intrattenimento per le masse, ma con un substrato 'intelligente', che mescola esplosioni di grattacieli e teorie quantistiche, aerei dirottati che sfondano hangar-caveau e complicati calcoli sull'entropia e sull'energia nucleare. Tutto nello stesso calderone, però, e centrifugato a questa impazzita maniera rischia seriamente per annoiare addirittura; a ciò va aggiunta la scelta di una coppia di protagonisti maschili celebri e dotati quanto si vuole (John David Washington era superbo in BlacKkKlansman di Spike Lee, 2018; e l'altro è Robert Pattinson, il divo di Twilight), ma che qui non sembrano perfettamente convincenti, come un prodotto di questo calibro d'altronde richiederebbe. Molto meglio ne escono invece Elizabeth Debicki e Kenneth Branagh, e non si può non citare il simpatico cameo di Michael Caine. Tenet, in sostanza, non è un bel film: è un gran film. 6/10.
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