Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Ma come si fa?
Certamente non mi definisco un cinefilo con la C maiuscola, ma uno spettatore come tanti, amante del buon cinema e aperto a tutti i generi (più o meno...) con le classiche "preferenze" e senza particolari pregiudizi. Ecco, dopo aver visto TENET, mi pongo una domanda: come si fa? Come fa un regista straordinario a confezionare (tecnicamente benissimo) un prodotto che costringe lo spettatore ad una fatica improba? Un plot centrale visto e rivisto, nella migliore tradizione Jamesbondiana con l'eroe, il cattivo, la bella da salvare, e un'ossessivo ricorso al "ritroso": un ritroso non tanto concettuale, quanto concreto, "operativo" con le scene d'azione che si fondono svilppandosi su piani temporali diversi con avanti e indietro continui e talvolta inattesi che non ti danno il tempo di farti domande e di darti risposte. Finchè, tira, tira la corda si spezza e il povero spettatore (almeno io), molla la presa e conclude per onor di firma, finenso per seguire vagamente lo sviluppo della tramae il finale, godendosi il girato spettacolare di gran parte delle scene e apprezzando gli innumerevoli e talvolta sorprendenti tecnicismi. La sensazione è quella che l'autore - che rimane un vero fuoriclasse - una volta inaugurato un filone creativo straordinario (Memento e The Prestige indimenticabili...), si senta sempre come obbligato a proseguire e sviluppare il suo "concept" rendendolo sempre più sofisticato, variegato e complesso, puntando alla "perfezione": il tutto senza rendersi conto - forse - di superare il limite della capacità di chi è davanti allo schermo (meglio, ormai al tele-schermo) che alla fine saluta e se ne va. Peccato: alla prossima, caro Nolan....
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