Regia di Johannes Roberts vedi scheda film
in effetti la storia suonava un filino esagerata: delle ragazze intrappolate in un labirinto maya sott'acqua in mezzo a degli squali (bianchi per giunta, formato xxxl) ciechi ma affamati al punto giusto. non è sulla carta un filmetto proprio facile da realizzare...e infatti il nostro johannes non ci riesce per niente. e non solo per la realizzazione oggettivamente scadente della grafica dei pescioni, ma anche per alcune trovate che sfociano nel ridicolo: come fanno dei mostri marini giganteschi a nuoticchiare scioltamente in cunicoli e gallerie che a stento sono a misura d'uomo? come è possibile che in un dedalo del genere, si incontrino quasi subito le nostre ragazze con un membro dell'equipe del padre, immersosi completamente dall'altro lato delle gallerie? insomma, per giustificare i continui colpi di scena la storia è zeppa di assurdità (per le quali l'elenco sarebbe lungo, ma si finirebbe nello spoiler pieno). Se qualcosa da salvare c'è, è nell'atmosfera iperclaustrofobica della prima metà del film, il che mi porta a pensare che molto meglio sarebbe stato levarsi di torno il pretesto degli squaloni, per incentrare la pellicola sul senso di oppressione e smarrimento di un labirinto sottomarino, con poco ossigeno e tanta angoscia. Ma si sa, lo squalo è un animale che tira sempre, anche in film come questi, senza tensione, stupidi e completamente incolori (e fastidiosi, per quanto pubblicizzati). Indifendibile, voto 3.
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