Regia di Johannes Roberts vedi scheda film
Carne fresca pronta al macello. Cultissimo e fiero
Quattro amichette decidono di immergersi fra le rovine sommerse di un antica città Maya. Quello che ignorano è che il labirinto di grotte e cunicoli nasconde un covo di feroci squali bianchi.
Il regista Roberts, già autore del primo 47 metri (action per nulla ? trascurabile), viene dall’horror e si vede: “47 metri uncage” infatti da il meglio di se in alcune spaventose sequenze affini a tal genere, senza splatter alcuno , e più in generale il film riesce nell’intento di spaventare e a tenere lo spettatore con il fiato sospeso, attraverso istantanee memorabili , veri e propri strappi di forte potenza visiva. Sceglie di ambientare le riprese principalmente all’interno di cunicoli, grotte e risacche d’aria, spesso con poca luce e scegliendo di non mostrare la minaccia , ma di farla sentire. Tutti espedienti che contribuiscono a creare notevole ansia e tensione. Bella e suggestiva la location, oltre ad alcune chicche sparse qua e là durante la visione (la scena che adotta
“She’s got the look” dei Roxette è guilty pleasure puro!!); finale in mare aperto ad alto godimento. Cast di giovani semisconosciute, fra cui compare Sistine Stallone.
Ragionare su quanto sia verosimile uno “Shark movie” mi sembra francamente patetico, credo non esista ancora il nuovo Spielberg.
L' inverosimile qui è un dettaglio sul quale si può chiudere un occhio, perche ci sono tutti gli ingredienti per passare un’ora e mezza scarsa gustando ciò che il film promette: intrattenimento e qualche sano spavento.
Piccolo cult.
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