Trama
Quattro ragazze adolescenti - due sorellastre e le loro due amiche - decidono di sfruttare le loro conoscenze sull'immersione per visitare le rovine sommerse di un'antica città maya. Si ritroveranno bloccate in un labirinto sott'acqua pieno di famelici squali bianchi.
Approfondimento
47 METRI: UNCAGED - CLAUSTROFOBIA E SQUALI
Diretto da Johannes Roberts e sceneggiato dallo stesso con Ernest Riera, 47 Metri: Uncaged segue l'avventura subacquea delle quattro adolescenti Sasha, Nicole, Mia e Alexa, impegnate nell'esplorazione di un'antica città maya sommersa. Una volta in acqua, quella che dovrebbe essere un'eccitante escursione di trasforma in brivido e terrore quando scoprono che le rovine non sono altro che il territorio di caccia dei famelici squali bianchi. Con l'apporto di ossigeno che comincia a venir meno, le quattro amiche dovranno muoversi nel labirinto sottomarino composto da claustrofobiche caverne e inquietanti tunnel per cercare una via d'uscita da quell'inferno marino.
Con la direzione della fotografia di Mark Silk, le scenografie di David Bryan, i costumi di Claire Finlay e le musiche di tomandandy, 47 Metri: Uncaged è l'anomalo seguito di 47 Metri, un thriller claustrofobico dello stesso Roberts che, con protagonisti Claire Holt e Mandy Moore, aveva luogo a 47 metri di profondità ed era pieno di squali affamati. Realizzato con 5 milioni di dollari, il film è divenuto un piccolo caso, incassando la cifra quasi record per una pellicola indipendente di 62 milioni di dollari. Inizialmente pensato come titolo da on demand, il film è uscito nei cinema dopo che la casa di produzione ha sondato l'interesse del pubblico con delle anteprime mirate. Ha raccontato a proposito il regista: "Pensavamo che ormai il destino del film fosse stato deciso per sempre e che sarebbe finito nel mare delle mille produzioni lanciate on demand. Quindi, è stato sorprendente quando è arrivato nei cinema e la gente è corsa a vederlo. Nonostante tutta una serie di battute d'arresto - un titolo diverso on demand (In the deep), copie fisiche diffuse un po' ovunque e milioni di streaming illegali sui siti di pirateria - è stato fantastico veder la gente uscire di casa e avere voglie di riempire le sale per sperimentare l'orrore sul grande schermo: è stato qualcosa di impensabile per i tempi che viviamo. Da sempre, il pubblico ha una grande passione per i film sugli squali, soprattutto per quelli americani, fatti di grandi effetti speciali e sangue a profusione. Ci ha sorpreso che volesse anche vedere la nostra piccola produzione: non capita tutti i giorni che un lungometraggio britannico low budget susciti così tanto interesse negli Stati Uniti prima e nel mondo dopo".
"Con 62 milioni incassati - ha proseguito Roberts - è stato quasi naturale pensare al sequel. Ottenuto il via libera, ho cominciato a pensare a un'ambientazione del tutto nuova rispetto al primo capitolo. Ed è così che è venuta fuori l'idea dell'immersione in qualcosa di non visto prima: un gruppo di ragazze che si tuffano in un sistema di grotte sott'acqua, tra le rovine di un'antica città, e si ritrovano intrappolate con alcuni squali che definire cattivi è poco. È stato interessante descrivere come si salvano o provano a salvarsi. E non nego che è stato divertente. Ovviamente, la storia è molto diversa dalla prima: protagoniste sono quattro ragazze - due sorellastre e due amiche - che sulla carta passano una tranquilla giornata sulle rive di un lago in Messico. Una delle sorelle è figlia di un archeologo che lavoro in questa città mineraria sommersa per mapparla. Con tutte le conoscenze di base per l'immersione, le ragazze decidono di essere le prime a far visita al sito archeologico ma, una volta dentro, un tunnel collassa e rimangono intrappolate. Scoprono così di non essere sole lì dentro. Quindi, squali e ambiente chiuso, claustrofobico, sono gli ingredienti portanti che rendono il tutto spaventoso".
Il cast
A dirigere 47 Metri: Uncaged è Johannes Roberts, regista e sceneggiatore inglese. Nato a Cambridge nel 1976, Roberts ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2000 quando, poco più che ventenne, con un autofinanziamento di 5 mila sterline ha realizzato Sanitarium, distribuito in tutto il mondo. Nei successivi… Vedi tutto
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Commenti (8) vedi tutti
Girato nel modo "migliore" per poter risultare noioso. L'80% delle scene sono ideate con un'impostazione identica (caos, buio, caos, buio). 4.5
commento di fra_pagaBello, anche più del primo, pure originale se vogliamo, con una ambientazione inedita e affascinante. Il verso dello squalo cieco è terrificante. Promosso.
commento di Lupo65Molto simile al valido "Paradise Beach" anche se ambientazione diversa e diverso dal godibile predecessore "47 metri" : comunque leggermente sotto tono anche se come tensione ci siamo (molto caustrofobico anche direi ...) con qualche Scena da prendere con le Molle,vista la quasi assurdità.voto.6-.
commento di chribio1Toh! Un film sugli squali... Sai che novità,ci avete inflazionato le p.lle.
commento di ILDIODELLERECENSIONIMilonesimo film con gli squali assassini. Niente di nuovo, qualche assurdità, ma la tensione regge.
commento di ClochardIl primo aveva una sua dignità e credibilità, qui invece non si salva niente, nè la storia, nè la recitazione tanto che il mostro marino (ridicolo come tutto il resto) dopo le attricette protagoniste avrebbe dovuto divorarsi anche il regista e il produttore.
commento di bombo1Carne fresca pronta al macello. Cultissimo e fiero
leggi la recensione completa di emilLeggermente inferiore al predecessore per chi ha la fobia degli squali
leggi la recensione completa di TerenceFletcher