Regia di William Brent Bell vedi scheda film
Nel rispetto del primo The boy, William Brent Bell torna a raccontare gli sviluppi di Brahms, pupazzo malefico in grado di inquietare senza mai eccedere in dettagli horror. In linea con il predecessore e a suo modo indipendente. Un film adatto a chi preferisce atmosfere soffuse a rumorosi effetti speciali.
Londra. Dopo un'aggressione notturna a scopo di furto, Liza (Katie Holmes) rimane sconvolta, assieme al piccolo figlio Jude (Christopher Convery), testimone indifeso dell'accaduto. Per effetto dello shock, Jude si chiude in un mutismo temporaneo, senza più pronunciare parola. Il capofamiglia Sean (Owain Sebastian Yeoman), decide di trasferirsi, per cercare di fare dimenticare a Liza e Jude la drammatica vicenda. La scelta della nuova abitazione cade sull'enorme tenuta di Glennview Estate, una villa in parte abbandonata e in precedenza abitata dagli Hellshire. Appena giunto sul posto Jude rinviene nel bosco vicino, in parte sepolto, un pupazzo che decide di tenere, dandogli il nome di Brahms. Liza è la prima ad accorgersi degli strani comportamenti del figlio, che in parte tollera poiché - quando si trova da solo con il pupazzo - sembra riacquistare la parola.
William Brent Bell dirige anche il seguito dell'interessante The boy (2016), per l'occasione scritto da Stacey Menear. Nel rispetto del predecessore, La maledizione di Brahms segue un percorso di suggestivo e montante dramma, destinato a sfogare nell'horror in maniera sottesa e implicita. Anche in questa circostanza, il pupazzo dall'inquietante aspetto non lo si vede quasi mai in azione. Gli effetti speciali si limitano davvero a pochi momenti (il roteare degli occhi o della testa di Brahms), mentre enorme importanza ricoprono gli attori - effettivamente molto convincenti - incaricati di dare credibilità a personaggi tratteggiati in sceneggiatura con molta attenzione e certa profondità psicologica. The boy 2 è dunque un buon horror, con protagonisti che a differenza della media nel genere hanno un'identità credibile, in grado di proseguire sul percorso di qualità avviato con il primo capitolo. Un ulteriore punto a favore del film è dato dal fatto che lo si può tranquillamente seguire anche senza avere visto The boy, pur essendoci - soprattutto nella parte conclusiva - evidenti collegamenti.
"In una foto una bambina siriana chiude gli occhi alla sua bambola perché non veda gli orrori della guerra che devasta e uccide vite inermi e innocenti.
I bambini hanno più umanità dei grandi!" (Enzo Bianchi)
Trailer
F.P. 12/04/2020 - Versione visionata in lingua inglese / Data del rilascio italiano: 19/03/2020 - rimandata a causa del Coronavirus)
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