Regia di Claudio Fino vedi scheda film
Giulio è un capofamiglia deciso e autoritario; Anna, sua moglie, è una donna remissiva che sopporta per amore dei figli. Ma sarà proprio per difendere le loro vite che Anna finalmente troverà la forza di far aprire gli occhi a Giulio.
Tratto da un dramma teatrale di Guglielmo Zorzi sceneggiato dallo stesso autore, La vita degli altri è uno dei primi lavori girati per la televisione italiana, nata solamente tre anni prima (1954), curato da un regista già a suo modo esperto del nuovo mezzo di comunicazione come Claudio Fino. Fino aveva già diretto una dozzina di titoli per il piccolo schermo, tutte riduzioni di opere letterarie o teatrali più o meno note; qui non deve sforzarsi molto nel dar vita a un racconto incentrato sulle dinamiche psicologiche di una famiglia dominata da un padre autoritario e incapace di guardare dentro sé stesso: le scenografie e i costumi sono di chiara matrice teatrale/televisiva, i dialoghi la fanno ampiamente da padroni sull’azione e, soprattutto, il cast non difetta certo di esperienza e professionalità. Se su tutti spicca senza dubbio il nome (e il volto) di Salvo Randone, fra gli altri interpreti del cast si possono citare anche Sarah Ferrati, Sergio Tofano, Leonardo Cortese, Ugo Bologna, Davide Montemurri e Maria Grazia Spina. Trasmesso in due puntate della durata di un’ora circa ciascuna. 4/10.
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