Regia di Jean Negulesco vedi scheda film
Uno dei primi classicissimi interpretati da Marilyn Monroe, in una commedia rimasta negli annali in cui si parte da un'ottica di opportunismo e superficialità, visto che le tre protagoniste hanno sancito un patto, in cui dovranno accaparrare, ciascuna, un marito ricco che garantisca un futuro di bella vita, e si arriva ad una sorta di compromesso tra sentimento e portafoglio. Le tre mannequins, insediatesi in un appartamento di lusso, grazie alle magagne del vero proprietario, valutano via via, alcuni pretendenti, ma, come si sa, le vie del cuore hanno sempre deviazioni non previste... Jean Negulesco dirige con brio, aprendo e chiudendo con un'orchestra che incornicia la storia, un film brillante e spumeggiante, garbato e ben costruito per dialoghi e tempi. Delle tre "sventole" al centro della pellicola, se la Monroe è la più comica, la Bacall è quella di maggior classe, e la Grable, anche se può non sembrarlo, è quella che ha maggior spazio; tra gli altri interpreti, spicca l'eleganza di William Powell nell'impersonare un attempato texano che dà una lezione di vita alla più apparentemente cinica delle tre. Immerso nei colori "gonfi" dell'epoca e nella setosa capacità della macchina da presa del regista francese, "Come sposare un milionario" è, oltre sessant'anni dopo la sua uscita, una forte piacevolezza.
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