Regia di Franco Giraldi vedi scheda film
E’ un film passabile, sicuramente inferiore a “La bambolona”. Potrebbe secondo me intitolarsi anche “La noia”. La pellicola infatti analizza abbastanza bene la noia di una coppia sposata, relativa sia al come passare il tempo assieme che alla loro relazione sessuale. Non si può parlare neppure di assenza di amore, perché esso in qualche modo è rimasto. E’ che la loro vita assieme non ha più sapore, e quindi cercano di provare la pratica dello scambio di coppia, che in quegli anni si stava diffondendo. L’elemento interessante del film è, secondo me, che l’esperimento fallisce, anche se in modo diversificato e problematico. La deduzione sembra essere che la coppia “aperta” non è più più coppia: se ci si vuole bene, non si può anche avere esperienze esterne e continuare assieme come prima.
Per il resto il film soffre di una certa debolezza e lentezza nella parte centrale, per offrire poi un buon passo di cinema nella parte finale (dal risveglio nella villa). Molto divertente ho trovato poi l'episodio dell'acquisto delle riviste porno. Tuttavia non tutti gli episodi e le situazioni sono ben calibrati e indovinati. La pellicola può contare però su un come sempre bravo Tognazzi, che riesce particolarmente bene nella parte dell’uomo che sbava per una ragazza frivola e inafferrabile (“La voglia matta”, “La bambolona”), come accade con la turista nordica dell’inizio.
Sullo sfondo appaiono le contestazioni giovanili di quegli anni, mostrate mi pare con piglio abbastanza neutrale. Il fratello di lei, ad es., è mezzo mascalzone e mezzo simpatico. In generale mi sembra un film che riflette sulla coppia e sul matrimonio alla luce delle correnti libertine di quegli anni, senza però fare della vera contestazione alla coppia tradizionale, ma ponendo semai dei dubbi e delle questioni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta