Regia di Enzo Monteleone vedi scheda film
Il giorno di Ferragosto del 2007 a Duisburg, nella Germania centrale, un violento attentato a un ristorante miete sei vittime: sono calabresi di origine e i mandanti dell’azione sono affiliati alla ‘ndrangheta. Alla polizia locale viene accostato un esperto agente antimafia italiano.
La strage di Duisburg, nel bel mezzo dell’estate del 2007, aprì gli occhi definitivamente sul drammatico potenziale della malavita organizzata italiana; anche la Germania fu improvvisamente costretta a fare i conti con le distruttive attività della ‘ndrangheta, sempre più proiettata verso un’ottica di conquista dei territori in ambito internazionale. Duisburg – Linea di sangue, sottotitolo che non dice nulla, ma lo dice con termini banalmente accettabili dal vasto pubblico televisivo, è una fiction palesemente orientata nella fattura al pubblico domestico e che non fa granchè per superare i limiti e gli standard imposti dal piccolo schermo (uno su tutti: la linearità della narrazione e, con essa, la monodimensionalità dei personaggi); un lavoro affidato a un professionista del genere come Enzo Monteleone, già in passato impegnato con risultati positivi in produzioni affini, di chiaro impegno civile. Monteleone firma anche la sceneggiatura, affiancato dalle firme di Francesco Ranieri Martinotti e Claudio Fava; nel reparto interpreti ha a disposizione, fra gli altri, Daniele Liotti, Vincenzo Ferrera, Marina Crialesi, Benjamin Sadler e Brenno (figlio di Michele e perciò fratello di Violante) Placido. Cento minuti tondi che scorrono senza intoppi, un’opera certo non sofisticata, ma nobilitata dall’intento di base. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta