Un giovane orfano alla fine del 1967 va a vivere con la sua adorata nonna a Demopolis, una cittadina rurale dell'Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nipote in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il mondo - sotto copertura - per portare a termine i suoi piani malefici.
I bambini e le streghe, due generi destinati a lottare incessantemente. Come ci insegna a lottare incessantemente nella vita questa divertente commedia fiabesca.
Dal romanzo di Roal Dahl un modesto fantasy per famiglie aggiornato ai gusti del politically correct del terzo millennio e ambientato nell'Alabama degli anni '60, che prova a reggersi come può sulle interpretazioni di Octavia Spencer (la nonna) e Anne Hataway (la strega suprema), decretando, però, un passo falso di Zemeckis e del Toro.
La classe di Zemeckis non è acqua ed il film scorre che è una meraviglia senza pause e senza intoppi fino in fondo. Rispettate naturalmente anche le regole della propaganda e del politicamente imposto (la strega cattiva bianca e con accento russo e la nonnina brava nera) come ogni prodotto USA a larga distribuzione che si rispetti.
Roeg nel 1990 aveva fatto un gran lavoro con mezzi assai più ridotti ed artigianali d'epoca. Zemeckis è riuscito nell'impresa di realizzare una pellicola altrettanto interessante, ovviamente con l'utilizzo di effetti all'avanguardia ben usati ma non abusati.
Anche quando un avvenimento imponderabile stravolge di punto in bianco le tue prospettive, non demordere e continua a guardare avanti. Fallo con fiducia, anche se qualcosa è andato perso per sempre. Cogli le opportunità disponibili e coltivale con gioia, godendo di quanto ancora hai a portata di mano, senza sprecare troppo tempo a rimuginare su quanto è stato e ormai… leggi tutto
Difficile uscire delusi da un film di Robert Zemeckis: mi è successo solo tanto tempo fa, dopo la visione di Contact, davvero al di sotto di ogni aspettativa. Diversamente il regista spesso mi ha saputo regalare grandi momenti di cinema, a partire dal mix magico ingranato a metà anno '80 con All'Inseguimento della pietra verde, pietra miliare personale di un cinema d'avventura ai… leggi tutto
Una favola a lievi tinte horror, non solo per bambini, che insegna ad affrontare le avversità, anche le più dure ed irreversibili, con spirito combattivo e senza farsi sopraffare dallo scoramento. La regia crea una simpatica commistione tra l'animazione ed il recitato, affidando quest'ultimo essenzialmente ad Hathaway (vera mattatrice) e Spencer, inserite in una storia…
Dal romanzo di Roal Dahl, già portato sul grande schermo, nel 1990, con Anjelica Huston nei panni della Strega Suprema, un modesto fantasy per famiglie aggiornato ai gusti del politically correct del terzo millennio e ambientato nell'Alabama degli anni '60, anzicxhé a Londra, che prova a reggersi come può sulle interpretazioni di Octavia Spencer (la nonna) e Anne…
Appena venni a sapere dell'esistenza di questo film ho pensato: Oh, oh... hanno fatto un nuovo film tratto da un libro di Roald Dahl... mah, chissà. Non ero sinceramente molto fiduciosa. In Italia il libro è stato pubblicato nel 1989, e poco tempo dopo uscì il film "Chi ha paura delle streghe?": all'epoca io ero una bambina e sono rimasta letteralmente "folgorata" da…
Per chi non lo ricordasse, Robert Zemeckis è uno dei più eclettici e innovativi registi degli ultimi 50 anni. Dall'inizio della sua carriera ha sfornato capolavori che coniugano perfettamente tecnica e contenuti, toccando praticamente tutti i generi cinematografici. La commedia nera de "La morte di fa bella", l'animazione di "Chi ha incastrato Roger Rabbit?", la…
“Of course! It’s about a boy...” - Lilith (sì, quella Lilith) a/su Sabrina Spellman. Disimpegnata, reazionaria, moraleggiante, liberale, cialtrona. Esageratamente e al contempo…
Difficile uscire delusi da un film di Robert Zemeckis: mi è successo solo tanto tempo fa, dopo la visione di Contact, davvero al di sotto di ogni aspettativa. Diversamente il regista spesso mi ha saputo regalare grandi momenti di cinema, a partire dal mix magico ingranato a metà anno '80 con All'Inseguimento della pietra verde, pietra miliare personale di un cinema d'avventura ai…
Anche quando un avvenimento imponderabile stravolge di punto in bianco le tue prospettive, non demordere e continua a guardare avanti. Fallo con fiducia, anche se qualcosa è andato perso per sempre. Cogli le opportunità disponibili e coltivale con gioia, godendo di quanto ancora hai a portata di mano, senza sprecare troppo tempo a rimuginare su quanto è stato e ormai…
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Commenti (6) vedi tutti
I bambini e le streghe, due generi destinati a lottare incessantemente. Come ci insegna a lottare incessantemente nella vita questa divertente commedia fiabesca.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliDal romanzo di Roal Dahl un modesto fantasy per famiglie aggiornato ai gusti del politically correct del terzo millennio e ambientato nell'Alabama degli anni '60, che prova a reggersi come può sulle interpretazioni di Octavia Spencer (la nonna) e Anne Hataway (la strega suprema), decretando, però, un passo falso di Zemeckis e del Toro.
leggi la recensione completa di Marco PoggiPer gli standard di Zemeckis, un filmetto insignificante all'acqua di rose. Considerata la levatura del cineasta, trascurabile se non inutile.
commento di Arch_StantonIl problema non è Zemeckis, ma siamo noi della Generazione X.
leggi la recensione completa di kinemazoneLa classe di Zemeckis non è acqua ed il film scorre che è una meraviglia senza pause e senza intoppi fino in fondo. Rispettate naturalmente anche le regole della propaganda e del politicamente imposto (la strega cattiva bianca e con accento russo e la nonnina brava nera) come ogni prodotto USA a larga distribuzione che si rispetti.
commento di bombo1Roeg nel 1990 aveva fatto un gran lavoro con mezzi assai più ridotti ed artigianali d'epoca. Zemeckis è riuscito nell'impresa di realizzare una pellicola altrettanto interessante, ovviamente con l'utilizzo di effetti all'avanguardia ben usati ma non abusati.
commento di monsieur opal