Regia di Roberto De Feo vedi scheda film
Un interessante horror di atmosfera ...
In una villa di campagna vive una strana , piccola comunità , dominata da una donna con un bambino paraplegico ... Una pellicola horror all' italiana per l' esordio dietro alla macchina da presa del barese Roberto De Feo , ma è un orrore che punta molto di più sull' atmosfera angosciante e misteriosa che su effetti gore o splatter . Un racconto gotico e claustrofobico con qualche rimando alla filmografia di Lanthimos e di Shyamalan e che , pur essendo un po' pesante , riesce ad essere anche convincente grazie alla mano felice del regista , all' opprimente ambientazione e ad un cast poco affermato ma piuttosto efficace . Naturalmente tutto è finalizzato e valorizzato dal suggestivo epilogo , che fornisce il colpo di scena risolutivo , tanto atteso per tutto il film . Magari non sarà sorprendente per tutti , ma risulta abbastanza incisivo .
Francesca Cavallin , solitamente specializzata in fiction , è il nome più noto del cast e se la cava discretamente , come pure l' inquietante e lombrosiano Maurizio Lombardi . La sorpresa più bella sono però i due ragazzini , Justin Korovkin e Ginevra Francesconi , specialmente lui è veramente bravo e naturale . Decisamente calzanti anche lo score musicale , affidato a Teho Teardo , la tetra fotografia tendente al verdastro di Emanuele Pasquet e l' intrigante location fornita dal parco piemontese de La Mandria . In definitiva , un buon film , dal fascino sinistro , che , nonostante un andamento un po' lento e qualche buchetto di sceneggiatura , anche senza i soliti jumpscares riesce a far tenere desta l' attenzione , la tensione e la curiosità sino alla fine . Posso dargli 6,5 .
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