Regia di William Eubank vedi scheda film
La Stewart rasata e bionda si rifà il look omaggiando il capitano Ripley della Weaver , ma forse non basta...
Un impianto di trivellazione situato nella fossa delle Marianne è colpito improvvisamente da un forte terremoto. L’ingegnere meccanico Norah (K.Stewart), insieme al capitano Lucien (V. Cassel) e a un grappolo di sopravvissuti, tenta di raggiungere le capsule di espulsione per la risalita. Ma nelle profondità dei mari c’è qualcosa in agguato.
Thriller subacqueo ultracitazionista e carente in originalità, “Underwater” ha il pregio di gettare lo spettatore subito nell’azione senza troppe remore, grazie ad una sequenza iniziale ben congeniata e spettacolare (oscenamente spoilerata dal trailer internazionale), per poi assestarsi comodamente su territori già percorsi (viene subito in mente “Life” di Espinosa, già cover di Alien, e “the Abyss” di James Cameron), fra ansiogene riprese subacquee in soggettiva , tute spaziali poco affidabili, percorsi di fuga all’interno delle stazioni semidistrutte, e via dicendo, in attesa che si palesi la minaccia.
Kristen Stewart omaggia il tenente “Ripley” di Alien, perlomeno nel look mascolino niente male, un po’ meno nella recitazione che avrebbe avuto bisogno di un pizzico di disperazione in più.
Una prova che comunque si carica il film sulle spalle, sicuramente più di quanto faccia il capitano interpretato da uno svogliato Cassel, secondo nome di grido nel cartellone.
Un paio di scene di vera goduria ci sono, peccato che l’impianto del film ricordi un B movie (nulla l’introspezione dei caratteri, solo action) senza di fatto esserlo, visto il budget importante (80 mln).
Effetti speciali così così, buono il ritmo.
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