Regia di William Eubank vedi scheda film
In ritardo di almeno trent'anni su tutti quei film generati da pellicole come The Abyss (1989), Leviathan (1989), Creatura degli Abissi (1989) e via dicendo. Un sottogenere che, per qualche stagione, tenne banco agli inizi degli anni '90, proponendo spedizioni negli abissi più profondi dell'oceano costrette a vedersela con creature – a diverso titolo – aliene in un ottica sospesa tra Jules Verne e le odissee nello spazio. Underwater rientra nel filone, ma lo fa senza alcun guizzo di originalità, come a esempio, guardando a Solaris, aveva tentato di fare a fine anni novanta Sfera (1998).
All'opera abbiamo infatti un gruppo di ricercatori impegnati a portare a termine delle escavazioni a 11.000 metri sott'acqua, finché qualcosa di inizialmente imprecisato inizierà a causare dei danni alle loro strumentazioni. Scopriranno presto di dover fare i conti con delle creature sconosciute di proporzioni ciclopiche che si aggirano sui fondali (con buona pace della pressione)
Ispirerà il tamarro – e a suo modo più originale - Shark 2 – L'Abisso (2023), che riprenderà – non senza cadere nel ridicolo - l'idea dei sommozzatori che camminano sul fondale a 11.000 metri, tra terremoti che scuotono postazioni subacquee e piovre killer che rimandano (senza citarlo) a Cthulhu. Finale, stanco e prevedibile, senza colpi di coda. Poca roba, seppur ben messo in scena e sufficientemente diretto. Buone le interpretazioni, con una Kristen Stewart a metà strada tra la Weaver di Alien 3 e la Sharon Stone di Sfera. Come si diceva una volta: film da cassetta.
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