Regia di Robert J. Flaherty vedi scheda film
Ultimo film di Robert J. Flaherty, uno dei padri del genere "documentario" che in precedenza aveva regalato al cinema mondiale capolavori come "L'Uomo di Aran" e "Nanook l'eschimese", "Louisiana story" risulta una docufiction più che un documentario vero e proprio, come del resto i film citati in precedenza. Flaherty ci racconta la storia di Alexander La Tour, un ragazzino "cajun" che vive al bordo delle paludi della Louisiana insieme alla sua famiglia, impegnato principalmente in passeggiate nei boschi e in giri in barca, che diventa amico da un giorno all'altro di alcuni operai che installano un pozzo petrolifero sul terreno del padre per estrarre petrolio. La trama è molto semplice, perfino schematica nella contrapposizione fra paradiso naturale ed invasione del progresso rappresentata dalle trivelle e dalle gru del pozzo, ma Flaherty è soprattutto interessato alla costruzione di sequenze molto elaborate dal punto di vista visivo come la caccia all'alligatore, che deve essere stata sicuramente complicata da girare, con una fotografia che cattura in maniera perfetta il fascino degli scenari naturali e un montaggio spesso incalzante, perfettamente funzionale agli esiti espressivi. Da alcuni tacciato di ingenuità ed eccessiva idealizzazione di un progresso di cui Flaherty non mostrerebbe gli aspetti negativi come l'inquinamento del territorio, il film ha una progressione drammaturgica serena e risente di una visione fiduciosa, ottimista in cui i conflitti esistenziali vengono riassorbiti in un superiore ordine Naturale. A mio parere ancora oggi affascinante e con numerosi pezzi di bravura, comprese le lunghe sequenze che ci mostrano gli operai che azionano le trivelle e l'esplosione del pozzo petrolifero, risulta però leggermente diluito e complessivamente meno intenso e innovativo de "L'Uomo di Aran", con cui però condivide l'alta tenuta figurativa. Simpatico il protagonista Joseph Boudreaux che sta sempre a piedi scalzi in mezzo a paludi e terreni potenzialmente inquinati dal petrolio, che interpreta se stesso e non reciterà mai più in un film negli anni successivi.
Voto 8/10
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