Regia di Carmine Gallone vedi scheda film
Non che sia un brutto film di per sè, ma la pomposità agiografica con cui viene narrata la vicenda terrena di una famiglia di affaristi è francamente qualcosa di superfluo; così come lo sono le frequenti scene di teatro, con i numerosi brani lirici interpretati davanti alla telecamera che vanno a fare volume in una pellicola che alla fine conta oltre centoventi minuti. Tantini, troppini. Il capofamiglia ed interprete principale è il bravissimo Stoppa; per Mastroianni la parte minore, sia pure onorevole, di Donizetti.
Fondazione e consolidamento di una casa discografica, in un racconto che prende tutto l'arco del diciannovesimo secolo, per proseguire anche oltre. Tutto nasce quasi per caso (Giovanni Ricordi era un tipografo milanese che ebbe la fortuna di trovare preziosi spartiti musicali sotto il palco della Scala) e si sviluppa nelle mani di famiglia, mentre si succedono i grandi: Donizetti, Puccini, Verdi...
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