Regia di Giuliana Gamba vedi scheda film
Quattro amiche fra i trentacinque e i cinquant'anni si ritrovano per giocare a burraco; una di loro finalmente sembra aver trovato l'uomo della sua vita, ma esita a confessarlo alle altre. Quando sapranno che si tratta di un marocchino, non tutte accetteranno la notizia. Nel frattempo le amiche arrivano alle finali nazionali di un importante torneo di burraco.
Il titolo sembra una parodia demenziale di una delle tante commedie 'brillanti' totalmente prive di idee, ma zeppe di stereotipi che affollano il grande schermo nostrano in questi anni; in realtà però il titolo è serissimo e infatti Burraco fatale è una delle tante commedie 'brillanti' totalmente prive di idee, ma zeppe di stereotipi che affollano il grande schermo nostrano in questi anni. Il soggetto è attribuito alla regista Giuliana Gamba e a Iaia Fiastri, deceduta nel 2018 e a cui la pellicola è dedicata: l'ultimo lavoro su cui la Fiastri è riuscita ad apporre la sua firma – e presumibilmente avrebbe gradito essere ricordata in altro modo; sulla sceneggiatura invece i nomi sono quello della regista e quello di Francesco Ranieri Martinotti, documentarista dal passato nel cinema a soggetto abbastanza discutibile (Branchie, 1999; Ti lascio perché ti amo troppo, 2006). Difficile prendere più di tanto sul serio quest'opera, che naviga a vista tra situazioni prevedibili e un'estetica paratelevisiva non esattamente accattivante; nel cast quantomeno si ritrovano alcuni nomi notevoli: Caterina Guzzanti, Pino Quartullo, Angela Finocchiaro, Claudia Gerini, Michela Quattrociocche, Antonello Fassari, Paola Minaccioni e Loretta Goggi sono della partita (modo di dire non casuale, dato l'argomento). Giuliana Gamba ha cominciato dietro la macchina da presa come assistente di Joe D'Amato, sul finire degli anni Settanta, ed è transitata pian piano dal cinema erotico alle fiction Rai, con qualche puntata nel documentario. 2,5/10.
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