Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film
Un libraio francese di mezza età vive sostanzialmente recluso nel suo negozio, con l'unica preoccupazione di accudire la figlia adolescente rimasta in carrozzina dopo un incidente, in preda peraltro a un inspiegabile mutismo selettivo. L'uomo ha ormai spento il suo potenziale emotivo, quantomeno fino al giorno in cui una bizzarra, esagitata cliente entra nella sua libreria – e nella sua vita.
Tutto bene, tutto bello, tutto apprezzabile, ma de Il materiale emotivo non rimane comunque granché, al termine della visione. Rimane la sensazione, quella sì, che a Ettore Scola in fin dei conti sia andata bene: il suo soggetto Un drago a forma di nuvola, sviluppato sotto forma di sceneggiatura dapprima insieme alla figlia Silvia e a Furio Scarpelli, e poi approdato sullo schermo con una riscrittura di Margaret Mazzantini, ha avuto un trattamento di tutto rispetto e la regia (e l'interpretazione nel ruolo centrale) di Sergio Castellitto gli rendono senza alcun dubbio giustizia. Ma un conto è dire “un buon film” e un altro “un film memorabile”. Luci cupe, dialoghi strappati alla pagina scritta, pochi personaggi e poche situazioni, una serie di caratteri non molto sviluppati che si incontrano e si scontrano sullo schermo con dinamiche prettamente teatrali: il risultato non poteva essere più accattivante di così, in effetti, e la valida messa in scena, le interpretazioni convincenti e il discreto budget a disposizione (coproduzione italo-franco-americana) salvano tutto ciò che di salvabile c'è. Nel cast anche Matilda De Angelis, Berenice Bejo, Sandra Milo e il cantante Clementino. Ottimo l'operato di Massimiliano Sturiale per le scenografie. 4,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta