Regia di Mehdi Idir, Grand Corps Malade vedi scheda film
A dirigere L'anno che verrà sono Grand Corps Malade e Mehdi Idir, registi e sceneggiatori francesi. Sotto lo pseudonimo di Grand Corps Malade si nasconde il poeta e cantautore Fabien Marsaud. Nato nel 1977, Marsaud è cresciuto a Saint-Denis (quartiere in cui è ambientato il film) con una madre bibliotecaria e un padre funzionario territoriale. Appassionato di basket e matematica, ha subito un grave incidente che per diversi anni lo ha costretto a non camminare (da qui nasce il suo pseudonimo, grande corpo malato) e lo ha spinto verso il mondo dello slam, di cui diviene uno dei massimi esponenti francesi. Mehdi Idir è invece nato nel 1979 e, come Marsaud, è cresciuto a Saint-Denis, appassionandosi alla danza hip hop. Da autodidatta, si è avvicinato alla regia sin da giovanissimo realizzando già nel 2002 alcuni videoclip incentrati sulla cultura urbana. Nel 2004 ha realizzato un primo documentario sull'hip hop il cui dvd, distribuito dal colosso TF1, ha venduto rapidamente più di 10 mila copie. Grazie al successo ottenuto, ha cominciato a lavorare nel settore delle pubblicità e dei videoclip musical, incrociando la strada di Marsaud e dirigendo tutti i suoi video. I due hanno poi deciso di cimentarsi con il cinema, scrivendo e dirigendo nel 2017 Patients, commedia che ripercorre la vera storia di Grand Corps Malade e del suo incidente in piscina. L'anno che verrà è il loro secondo film.
Il cast di L'anno che verrà si avvale di attori professionisti e non. Il ruolo principale di Samia è affidato a Zita Hanrot, già apprezzata in Eden e Carnivores, mentre quello di Yanis è sulle spalle dell'esordiente Liam Pierron. Hanno spiegato i due registi: "Zita ci è sembrata perfetta per la parte. Non sai mai se è una studentessa o una consulente e il suo personaggio trae ispirazione da un cugino di Mehdi: consulente per l'orientamento, sa come farsi ascoltare sia a livello pedagogico sia a livello umano. Per quanto riguarda Yannis, sapevamo che doveva essere uno studente allegro, dinamico e intelligente. Durante i provini abbiamo tenuto in considerazione questi elementi e a colpirci più di tutti è stato Liam con il suo sorriso per certi versi malinconico. Il resto del cast, su cui cui spicca Alban Ivanov nei panni di Dylan, è composto per gran parte da gente originaria di Saint-Denis: abbiamo reclutato oltre 200 persone nel quartiere, tra ruoli secondari e comparse".