Nel 1999, a Olloy, nelle Ardenne belga, un bambino scompare nel nulla. Gli indizi portano a sospettare di diversi abitanti, testando i nervi dell'intera comunità. Un evento inaspettato e devastante cambierà improvvisamente le carte in tavola.
Tratto dall'omonimo best seller di Pierre Lemaitre, un polar che non mantiene le sue ottime premesse, quasi alla Dürrenmatt. Prima parte funzionale ed efficace, poi il racconto si impantana in soluzioni improbabili e in forzature artificiose. Si resta sulla piatta superficie delle cose. Buon cast ma nel complesso un'occasione sprecata.
Una buona pellicola che si pone tra dramma e giallo. Assente la consueta verve tragicomica francese nella recitazione il che favorisce la profondità ed il realismo dell'opera fatte salve alcune forzature della seconda parte giustificate da esigenze di copione.
L'archeologia delle brutture sociali che mette in scena questo film segnala la resilienza delle piccole comunità aggrappate alla stabilità dei ruoli ed alle reciproche meschinità. I reperti del passato però, hanno conseguenze durature anche nel futuro.
Apprezzabile lo stile narrativo, l'ambientazione e soprattutto la suspense, purtroppo verso la fine (non sono un medico legale e non voglio fare spoiler), la vicenda diventa completamente inverosimile, a mio parere (ripeto, da ignorante in materia...). Cmq, l'esito finale è ben costruito e, molto tristemente, accettabile. Voto 6.
Un racconto spiazzante, che inizia come una commedia sull'infanzia a là Stand by me, per poi prendere bruscamente, in seguito ad un colpo di scena di grande impatto, la strada del thriller.
La telecamera scivola con una panoramica dall'alto su di una foresta nebbiosa e sorda, il cui verde si spegne nell'aria umida dell'inverno delle Ardenne. Scende poi tra le vie di Beauval (Olloy-sur-Viroin nella realtà), un borgo di case con tetti in ardesia, la chiesa. Un poliziotto sta' annunciando al megafono la scomparsa di Remi: la comunità è incredula e spaventata,… leggi tutto
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE È la vigilia del Natale 1999 quando, in un paesino belga incastonato in una lussureggiante foresta delle Ardenne, la vita di un ragazzino dodicenne di nome Antoine, viene interamente e definitivamente sconvolta da tre tragiche circostanze a loro modo concatenate. Si parte da una cocente delusione amorosa nei confronti di una bella… leggi tutto
Grazie a Rai play ho recuperato questa piccola persa noir poliziesca del cinema francese.. location delle Ardenne Belghe fa solo di sfondo alle tragedie che la vita mette dinnanzi ed ognuno a modo suo affronta. Un dramma incentrato sull'insieme delle cose, molto rivalutato solo alla fine!
Ognuno fa quello che può, è il riassunto che questo buon cast riesce a fare!! Un buon…
Nel 1999, in una piccola comunità montana belga, scompare Remi, un bambino di sei anni. La zona viene pattugliata, le ricerche vanno avanti fino a che non arriva un'inondazione improvvisa (un aggancio a fatti realmente accaduti), i sospetti reciproci dilagano. Quindici anni più tardi Antoine (Pauly), che all'epoca della scomparsa del bambino di cui era amico aveva dodici anni,…
La telecamera scivola con una panoramica dall'alto su di una foresta nebbiosa e sorda, il cui verde si spegne nell'aria umida dell'inverno delle Ardenne. Scende poi tra le vie di Beauval (Olloy-sur-Viroin nella realtà), un borgo di case con tetti in ardesia, la chiesa. Un poliziotto sta' annunciando al megafono la scomparsa di Remi: la comunità è incredula e spaventata,…
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Per la quinta volta consecutiva ho avuto l'onore anche quest'anno di assistere alla Festa del Cinema di Roma (e ad Alice Nella Città) con il ruolo privilegiato di inviato di FilmTv.it. A fronte della vittoria a…
Pronti, via. È il giorno di Natale del 1999 ad Olloy, nelle Ardenne belghe, e un gendarme chiama a raccolta la popolazione del villaggio parlando ad un megafono: si sta cercando un bambino scomparso da poco, e per farlo si perlustrerà il bosco e tutti potranno dare una mano. Il nastro si riavvolge, si torna indietro di tre giorni, al 22 dicembre, e si riparte…
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE È la vigilia del Natale 1999 quando, in un paesino belga incastonato in una lussureggiante foresta delle Ardenne, la vita di un ragazzino dodicenne di nome Antoine, viene interamente e definitivamente sconvolta da tre tragiche circostanze a loro modo concatenate. Si parte da una cocente delusione amorosa nei confronti di una bella…
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Commenti (10) vedi tutti
Prima parte troppo inquietante per i miei gusti. Seconda parte molto poco credibile. Insomma non mi è piaciuto
commento di Artemisia1593un ottimo inizio poi il film si impantana e tutto diventa improbabile
commento di garanceTratto dall'omonimo best seller di Pierre Lemaitre, un polar che non mantiene le sue ottime premesse, quasi alla Dürrenmatt. Prima parte funzionale ed efficace, poi il racconto si impantana in soluzioni improbabili e in forzature artificiose. Si resta sulla piatta superficie delle cose. Buon cast ma nel complesso un'occasione sprecata.
commento di degoffroUna buona pellicola che si pone tra dramma e giallo. Assente la consueta verve tragicomica francese nella recitazione il che favorisce la profondità ed il realismo dell'opera fatte salve alcune forzature della seconda parte giustificate da esigenze di copione.
commento di bombo1L'archeologia delle brutture sociali che mette in scena questo film segnala la resilienza delle piccole comunità aggrappate alla stabilità dei ruoli ed alle reciproche meschinità. I reperti del passato però, hanno conseguenze durature anche nel futuro.
commento di maurizio73Una regia imperfetta e una sceneggiatura prolissa limitano alla sufficienza.
commento di gruvierazda rilevare l'interessante e deprimente ambientazione della provincia francese e l'odioso protagonista, specie nella versione adolescenziale.
commento di gherritApprezzabile lo stile narrativo, l'ambientazione e soprattutto la suspense, purtroppo verso la fine (non sono un medico legale e non voglio fare spoiler), la vicenda diventa completamente inverosimile, a mio parere (ripeto, da ignorante in materia...). Cmq, l'esito finale è ben costruito e, molto tristemente, accettabile. Voto 6.
commento di ezzo24Troppo lento, troppo triste, troppo lungo. Deprimente. Una palla pazzesca.
commento di Charlie_FirpoUn racconto spiazzante, che inizia come una commedia sull'infanzia a là Stand by me, per poi prendere bruscamente, in seguito ad un colpo di scena di grande impatto, la strada del thriller.
leggi la recensione completa di pazuzu