Trama
Due studenti, Gatsby e Ashleigh, hanno in programma di trascorrere un weekend romantico a New York. Il loro progetto però svanisce presto, veloce come la pioggia che spazza via il bel tempo. Separati quasi subito, ciascuno dei due piccioncini vivrà incontri fortuiti e situazioni insolite.
Approfondimento
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK: UN OMAGGIO ALLA COMMEDIA SENTIMENTALE DELLA HOLLYWOOD D'ORO
Diretto e sceneggiato da Woody Allen, Un giorno di pioggia a New York racconta la storia di Gatsby e Ashleigh, due studenti che hanno intenzione di trascorrere un weekend romantico nella Grande Mela. Il loro progetto però svanisce lentamente così come lentamente spariscono le belle giornate di sole, spazzate via da un'incessante pioggia. Ben presto su strade diverse, ciascuno dei due piccioncini dovrà vedersela con incontri fortuiti e situazioni insolite, che rimetteranno in discussione chi sono realmente e cosa desiderano dalla vita.
Con la direzione della fotografia di Vittorio Storaro, le scenografie di Santo Loquasto e i costumi di Suzy Benzinger, Un giorno di pioggia a New York dà a Woody Allen la possibilità di rileggere la commedia sentimentale dell'età d'oro di Hollywood. Ha dichiarato a proposito il regista: "Ho sempre amato le commedie sentimentali di quel periodo, i grandi classici dell'età dell'oro. Le trovo magnifiche e per tale ragione ho pensato a una storia romantica da ambientare in una New York resa ancora più romantica dalla pioggia. Rispetto ai miei film più recenti, il tono della vicenda è ottimista e pieno di speranza, un sentimento di cui Gatsby finisce per riappropriarsi nel corso di un fine settimana che gli permette di migliorare il legame con la madre e di vedersi più chiaro sulla donna della sua vita".
"Gatsby e Asheigh - ha proseguito Allen - arrivano a New York un sabato mattina e hanno intenzione di andarsene il giorno dopo. Poiché Gatsby ha pianificato attentamente tutto, sappiamo costantemente a che ora del giorno siamo ma ben presto ci accorgiamo che la situazione comincia a sfuggirgli di mano, proprio come il tempo. Il tempo è uno dei temi portanti della vicenda e l'importante presenza di un orologio non è per nulla casuale. Gatsby voleva che il fine settimana con Ashleigh fosse delizioso ma nulla andrà com'era nei suoi propositi, trovando la resistenza della stessa città. Il tempo gioca sempre contro di lui: può provare a controllarlo o a manipolarlo ma alla fine vi soccombe. Dal momento in cui i due personaggi si abbracciano alla fine sotto l'orologio, il tempo avrà ancora un impatto maggiore sulle loro vite: la loro relazione durerà un anno, forse due, dieci, venti o addirittura tutta la vita ma sicuramente si evolverà con il tempo, come qualsiasi altra cosa".
Il cast
A dirigere Un giorno di pioggia a New York è Woody Allen, regista, sceneggiatore, musicista e attore. Nato a Brooklyn nel 1935 e nipote di immigrati ebrei austriaci, Allen in tenera età si interessa alla magia e alla musica, due hobby che continuerà a coltivare per tutta la vita. I suoi primi passi nel mondo… Vedi tutto
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Commenti (30) vedi tutti
Una coppia che si ama più che altro col cervello, due giorni a Manhattan progettati nei minimi dettaglii, e una serie di incontri imprevisti e chiarificatori.
leggi la recensione completa di BalivernaUna breve osservazione non riguardo al film ma all'approfondimento. Non si potrebbero evitare stereotipi come "i piccioncini"?
commento di briareoSimpatico, ma prevedibile. Sembra Woody voglia far rivivere se stesso. 6
commento di BradyNon uno dei migliori, ma un film di Woody Allen è sempre piacevole da vedere.
commento di corradopEnnesima palla di Allen, una seduta perpetua di psicoanalisi con personaggi di plastica che si vedono solo nei suoi film, noiosi ed insopportabili.
commento di GnaulzCommedia romantica abbastanza mediocre con i giovani attori non al meglio. Dialoghi a raffica e trama sbrigativa con finale brusco. Voto 6+
commento di FabiousNon è Manhattan 2 ! vero, ma grazie alla fotografia di Storaro che disegna magiche visioni d'interni ed esterni newyorkesi ed illumina i volti, nonostante la pioggia, di bei giovani bravini a recitare, magari un po' fuori parte, il film si lascia vedere ma manca qualcosa ..Forse una buona sceneggiatura? Un Woody Allen medio.
commento di marco biAncora con "piccioncini"...
commento di vulgrino“La vita reale è per chi non sa fare di meglio.”
leggi la recensione completa di mckAmmetto che tutti i commenti negativi che ho letto sono verosimili ( sa di già visto, cliché, di maniera, qualche forzatura, ecc..) e allora perché questo film mi è piaciuto? Forse perché pur essendo un 'Allen minore' siamo comunque dieci piani più in alto rispetto alle commedie amorose da quattro soldi che ci propone il cinema negli ultimi anni.
commento di MaurisurfStoria d'amore a New York. Niente di nuovo ,ma il tocco magico del grande regista americano si sente.
leggi la recensione completa di Furetto60un po' fiacco e con poche mosce battute, l'ultima fatica di Allen riesce comunque a stare a galla, nonostante i cliché ormai usurati e qualche errore di edizione e montaggio...almeno fino al tremendo finale, frettoloso e svogliato, che la fa sprofondare nell'abisso dell'inutilità.
commento di giovenostaDov'è andato a finire Woody Allen ? Dove scorgere quell'intelligenza viva che sapeva trasformarsi in ironia corrosiva contro i vizi e i vezzi dell'alta borghesia metropolitana ? Le cerco queste cose, ma non le trovo. Centellinate in piccole dosi negli ultimi film. Come in questo, dove si ritorna a casa ma senza indossare il talento migliore.
commento di Peppe ComuneUn Woody Allen in tono minore: il tocco del maestro c'è ma si sente meno che in passato. Forse gioverebbe cambiare registro?
leggi la recensione completa di George SmileyLa (solita) commedia (quasi) perfetta di Woody Allen
leggi la recensione completa di siro17Questo Woody Allen è stato già visto.
leggi la recensione completa di PoveropaoloDue giovani americani chiedono a New York come si fa a cambiare rimanendo se stessi.
leggi la recensione completa di luabusivoUna piacevole commedia, in perfetto stile Woody Allen, sullo sfondo una suggestiva New York
commento di JoePerryCommedia romantica e sofistica, ennesima rivisitazione delle tematiche ed atmosfere tipicamente alleniane, a partire dall'amore incondizionato per New York, intrattiene piacevolmente con garbo e intelligenza, trovando il giusto equilibrio tra ironia e ricercatezza.
leggi la recensione completa di port crosNon so cosa mi succede ma di fatto purtroppo il cinema dell’ultimo Allen riesce raramente a farmi emozionare (come ai suoi tempi d’oro e dopo Blue Jasmine per me è stata calma piatta: sì anche questa sua ultima fatica che si eleva un poco dalla media (ben scritta, ben dirette interpreta) non è riuscita a compiere il miracolo.
commento di (spopola) 1726792Una onesta commedia senza grandi picchi...insomma nella norma e in linea con tutta la sua produzione.
commento di ezioUn Woody Allen manierista e poco ispirato.
leggi la recensione completa di MalpasoDa grande appassionato di Allen sarò essenziale. Uno dei suoi peggiori film di sempre, siamo dalle parti di un 'Harry a pezzi' o di un 'Celebrity'. Storia inesistente, sceneggiatura scadente e interpretazioni inconsistenti (mentre a volte Elle Fanning l'ho apprezzata). Come non bastasse, non strappa una risata. Anche a Woody ogni tanto succede
commento di robrosUn film davvero banale, pieno di coincidenze e incontri impossibili (in un’enorme metropoli come New York).La trama del film si può sintetizzare con il classico fidanzatino sognatore-illuso che ha una fidanzata oca che apparentemente innamorata e fedele, in realtà non si pone alcun scrupolo ad accettare qualunque avance di ricchi/famosi di turno.
commento di Falco00Un autore parla solo attraverso le opere, che in libertà crea e diffonde. Se questo principio di elementare civiltà è valido per Cellini e Caravaggio come per Solgenitsin e Shostakovich, è altrettanto valido per Polanski e per Woody Allen.
leggi la recensione completa di laulillaMescolando ottimismo e realismo, il regista di "Un'altra donna" inventa un altro uomo: disincantato, in cerca di sé eppure profondamente attento alla vita. Aggiungendo così un nuovo, riuscito ritratto del suo universo. Lontano dal cinismo e più vicino al quotidiano.
leggi la recensione completa di maurri 63Che sia uscito a novembre è stato un bene, le piogge autunnali gli si addicono, e la satira divertita, leggera e spiazzante sul mondo del cinema e le stupidotte tutte gridolini e singhiozzi davanti a qualunque bestione targato “pezzo grosso del cinema” è un capolavoro.
leggi la recensione completa di yumeLa bellezza dei film di Woody Allen è che li puoi vedere in qualunque contesto e apprezzarli allo stesso modo. Anche se per me il modo migliore per vederli è stare sulla poltroncina del cinema con un bicchiere di vino in mano, un romanzo di Emily Brontë nell’altra e una coppia di anziani che parlano di socialismo alle tue spalle. 4 su 5
commento di LemanLa scelta disastrosa di Timothée Chalamet come protagonista appesantisce un film certamente non brutto, ma comunque da considerare minore nella eccellente filmografia di Woody Allen.
leggi la recensione completa di silviodifedeCome si fa a non amare Timothée Chalamet nella sua interezza, composta da pezzi che uniti assieme danno la perfezione; una iconoclastica camminata antidivo con quei due piedoni sempre aperti alle 10:10, quella faccia sorridente e acuta con un naso netto, quel ribelle e michelangiolesco ricciolo destro, un pò unto, ma sempre fuori posto e giusto cos
leggi la recensione completa di gaiart