Trama
Da qualche parte nell'Europa dell'Est, durante la Seconda guerra mondiale, un bambino ebreo cerca salvezza e rifugio. Ha così modo di imbattersi in individui tra loro molto diversi.
Approfondimento
THE PAINTED BIRD: UN'ODISSEA TRAUMATICA
Diretto e sceneggiato da Václav Marhoul, The Painted Bird racconta la storia di un bambino ebreo (senza nome) e dell'odissea che affronta per salvarsi, dai soldati tedeschi e dai contadini, durante la Seconda guerra mondiale. Tutto ha inizio quando, cercando di proteggere il figlioletto dallo sterminio di massa, una coppia di ebrei decide di mandarlo nelle campagne da qualche parte dell'Europa dell'Est. Tuttavia, la zia del bambino muore inaspettatamente e il piccolo è costretto a intraprendere un viaggio solitario attraverso un mondo selvaggio e ostile, governato solo da regole locali, pregiudizi e superstizioni. Quando la guerra giunge al termine, la sua lotta per la sopravvivenza fisica viene rimpiazzata da un altro tipo di battaglia, una battaglia di cui non è nemmeno a conoscenza, con se stesso, per la sua anima e per il futuro.
Con la direzione della fotografia di Vladimír Smutný, le scenografie di Jan Vlasák e i costumi di Helena Rovna, The Painted Bird è l'adattamento dell'omonimo romanzo del 1965 dello scrittore polacco Jerzy Kosinski, pubblicato in Italia con il titolo di L'uccello dipinto e oggetto di scalpore per la crudeltà raccontata. Kosinski trasse ispirazione dalle esperienze e dai traumi vissuti in prima persona: nato nel 1933, fu infatti costretto a nascondersi nella campagna polacca durante la Seconda guerra mondiale a causa delle sue origini ebree. Il titolo del romanzo faceva chiaramente riferimento a un'usanza una volta popolare nelle sue terre, dove la gente era solita catturare gli uccelli per dipingerne le piume con colori diversi prima di rimetterlo in libertà. Tale comportamento, tuttavia, generava confusione nel regno animale: l'esemplare dipinto veniva percepito come nemico e beccato a morte. Nel lavoro dello scrittore, il piccolo protagonista si sente come un uccello dipinto a causa dei comportamenti umani che incontra strada facendo: paura, disprezzo e crudeltà lo attendono ovunque si trovi semplicemente perché avvertito come diverso, ebreo o zingaro con poteri malefici.
La realizzazione di The Painted Bird è durata ben otto anni e si è rivelata piuttosto complessa sin dalle fasi di preparazione. Sono serviti più di due anni di sforzi per ottenere i diritti cinematografici del romanzo, ben 17 diverse stesure della sceneggiatura (che ha richiesto tre anni per essere ultimata) e altri tre anni tra il finanziamento dell'intero progetto e le riprese. Le sole riprese sono andate avanti per un periodo di 16 mesi tra l'Ucraina, la Slovacchia, la Polonia e la Repubblica Ceca, e il set si è spostato in 43 differenti location. Sono state girate oltre 263 scene (in 35 millimetri e in bianco e nero) e battuti 3531 ciak.
Il cast
A dirigere The Painted Bird è Václav Marhoul, regista, sceneggiatore e attore di origine cecoslovacca. Nato a Praga nel 1960, Marhoul è al suo terzo lungometraggio. I suoi film precedenti, Smart Philip e Tobruk, hanno ricevuto numerosi premi nel circuito dei festival internazionali. Diplomatosi al FAMU, si è… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Potrebbe essere la storia di un ragazzo profugo dall'Afghanistan o dall'Iraq di oggi
commento di Marsil_ClaritzThe Painted Bird è pura pornografia dell’orrore, perché crede che si possa vomitare sulla platea tutto il male possibile senza stabilire una posizione morale.
leggi la recensione completa di yume