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Nome in codice: Picasso Trigger

Regia di Andy Sidaris vedi scheda film

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La recensione su Nome in codice: Picasso Trigger

di Marco Poggi
3 stelle

Seguito di "Agguato alle Hawaii", sempre scritto e diretto da Any Sidaris e con Steve Bond al posto di Ron Moss, propone lo stesso cast di belle agenti segrete in bikini, tutte curve e armi da fuoco.

Seguito del trash-movie "AGGUATO ALLE HAWAII" , con il più serioso Steve Bond (che, guarda caso, si chiama come l'agente segreto inglese 007 James Bond, fa il suo stesso "mestiere" e, come lui, è anche un farfallone con le donne),,al posto dello scanzonato mascellone Ron Moss, propone lo stesso cast di belle agenti segrete in bikini (ma anche senza bikini), tutte curve e armi da fuoco...praticamente delle conigliette di "Playboy" sotto copertura. Il cambio d'interprete maschile non fa certo salire la qualità del prodotto, che resta low budget come tutto ciò che è scritto e diretto da Andy Sidaris, anche se ha una trama che vorrebbe essere più "seria", dislocata in più location  (le spie di Las Vegas, del Texas e, delle Hawaii, infatti,  vanno a caccia di un raffinato cattivo che veste alla Don Johnson di "MIAMI VICE"  , ha l'hobby della pittura - visto che espone i suoi quadri inuna galleria d'arte parigina - e ha il nome in codice di un pesce tropicaie: il Picasso Trigger del titolo) e più incentrata sull'interprete maschile preincipale  (vedi le scene che Steve Bond ha con la new entrry Roberta Vasquez,e con la più "esperta" Dona Speir) e alcuni stravaganti gadget alla Q di 007, che i nostri eroi usano nelle scene d'azione (fra boomerang e macchinine radiocomandate esposive, svettano per me le stampelle-bazooka con il mirino laser, che riprendono una vecchia arma usata dall'agente in bombetta John Steed in una puntata del serial tv inglese "THE AVENGERS - AGENTE SPECIALE").. Personalmente, lo ritengo peggiore del film precedente, forse perché l''assenza di Ron Moss pesa molto sulla riuscita della storia, visto che con ll'attore di "BEAUTIFUL" tutto il cast non si prendeva troppo sul serio e si rideva di più, specie quando i protagonisti facevano a gara a chi brandisse ed utilizasse il bazooka, o il mitra più grosso..

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