Regia di Michael Haneke vedi scheda film
Non scontato apologo sulla violenza, in cui accade tutto ciò che non dovrebbe (normalmente) accadere e la camera inquadra tutto ciò che non dovrebbe (normalmente) inquadrare: particolari vuoti di significato, che viene a crearsi nelle voci fuori campo, nei rumori e in tutto quanto si può intuire che accada. Nessuno dei tre personaggi che verranno uccisi viene mostrato nel momento della morte, eppure la violenza del film rimane ben impressa in mente: il teleschermo rigato di sangue è la perfetta esemplificazione del concetto. Nel complesso quasi per nulla distante dal remake di dieci anni dopo, se si eccettua qualche sfumatura nella caratterizzazione dei due assassini, ai quali è qui più facilmente attribuibile una deriva di malattia (il che potrebbe quasi funzionare da giustificazione) e là saranno piuttosto descritti come sbandati, ma chiaramente lucidi.
Nella casa sul lago dove trascorrono le vacanze madre, padre e figlioletto, arrivano due ragazzi apparentemente per bene a chiedere in prestito delle uova. In realtà è solo l'inizio di un'Arancia meccanica in piena regola.
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