Regia di Michael Haneke vedi scheda film
In una bella villetta sul lago una famiglia di buon livello e ceto sociale vive tranquillamente, ritemprandosi dai soliti stress della città. Ma ecco che arrivano ospiti apparentemente altrettanto per bene, ma che si rivelano presto essere spietati criminali intenzionati a torturare e uccidere.
È una pellicola di indubbio impatto visivo, in cui la sottile linea che separa la realtà dalla finzione porta parallelamente a una concatenazione di ossimori che mettono da parte la violenza etnica con una crudeltà lucida e provocatoria che vede come portatori due “angeli” della morte. L'eleganza di Haneke, però, è inutile per sviscerare un soggetto che, a conti fatti, non sembra voler approfondire troppo le sue tematiche e qualsivoglia paragone con il capolavoro di Kubrick, ovvero "Arancia meccanica", è fuorviante e gratuito.
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