Regia di Jon Avnet vedi scheda film
Benvenuti alla fiera del luogo comune.Qualsiasi banalità che vi viene in mente sulla Cina e dintorni qui la trovate di certo.Avvocato americano che sta cercando di fare un affare miliardario con partners cinesi sui diritti televisivi dopo un incontro galante a luci rosse si ritrova accusato di omicidio e gettato nelle patrie galere cinesi.Da uno spunto buono per un racconto domenicale di Grisham,Avnet tira fuori un polpettone pesantissimo di quasi due ore in cui cerca di ficcare di tutto con la connivenza di Gere che per almeno un quarto d'ora si diverte nel ritornare ad essere l'american gigolò di quasi venti anni prima.C'è il più loffio dei legal thriller(in più di un'occasione viene perso il controllo della babele linguistica con cinesi che di punto in bianco si mettono a parlare inglese),il più stantio dei film carcerari(addirittura gli lavano la scodella del cibo con l'acqua dello sciacquone,mamma mia che cattivoni 'sti cinesi!),il più telefonato dei film action(con uno dei sicari più imbanati della storia del cinema,non riesce a centrare il suo bersaglio neanche sparando a bruciapelo),fin quasi a essere il più ridicolo dei film sentimentali.Tutto nello stesso calderone con un vistoso razzismo anticinese(i cinesi no saranno un popolo di specchiata virtù e democrazia ma suvvia...qui si esagera) e un intrigo macchinoso quanto basta all' apparenza.La soluzione dell'enigma è disarmante poi per banalità.Vogliamo poi parlare del finalone alla Casablanca tra un aereo e l'altro,di sera con la nebbia che fa capolino nella serata pechinese?Vogliamo dire che la Pechino che si intravede è posticciamente ricostruita in teatro di posa?E che tra gli attori si vedono le solite facce di cinesi abbonate ai film di Hollywood?Ma che per caso il buddhista con la Lancia Delta Gere ce l'ha con i cinesi?
la regia è maldestra quanto basta
connivente e il suo essere buddhista diventa quasi sospetto...
monotona
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta