Regia di Philippe De Broca vedi scheda film
François Merlin sta scrivendo il 43° romanzo sulle improbabili avventure dell’agente segreto Bob Saint-Clair: si identifica con il protagonista e inserisce nelle storie la bella dirimpettaia e l’arcigno editore, ma poi scopre che lei è una laureanda in sociologia interessata a studiarlo quale esempio di letteratura di consumo; intanto è continuamente disturbato dai guasti alla macchina da scrivere e dalle visite della donna di servizio, dell’elettricista, dell’idraulico e del figlio che vive con la madre separata. Parodia del cinema di spionaggio con corto circuito tra realtà e finzione, un po’ Sogni proibiti e un po’ Insieme a Parigi: divertente quando mette in ridicolo gli stereotipi del personaggio di 007 (mostrandolo fra l’altro per quello che è veramente, ossia un natural born killer), ma troppo squinternato, episodico, quasi senza trama; funziona nelle singole scene, non nell’insieme. Ruoli double face per Belmondo, pantofolaio che si sogna irresistibile macho, e per la Bisset, nerd occhialuta e Bond girl; inizialmente irriconoscibile Vittorio Caprioli con il parrucchino.
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