Espandi menu
cerca
The Nanny

Regia di Joel Novoa vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 127
  • Post 42
  • Recensioni 3009
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Nanny

di undying
2 stelle

Fantasy che sprofonda, da metà tempo in poi, in un universo di improponibile infantilità. Tra diavolacci, fatine incantate e fatone mefistofeliche va in scena il tripudio del trash (involontario). Non appassiona, non fila e neppure fa ridere. Un buco di dimensioni enormi... nell'acqua, ovvero di una leggenda (s)fatata.

 

locandina

The Nanny (2018): locandina

 

Il piccolo Michael (Christian Ganiere) a scuola fa strani disegni, che turbano i compagni e i professori. Motivo per cui Anna (Schuyler Fisk), spesso assente per lavoro, decide di assumere una babysitter, nonostante Noa (Jadin Harris) -altra figlia quasi adolescente- si opponga con fermezza. Dopo aver scartato ben 24 candidate, una sera nebbiosa alla porta di casa si presenta Leonor (Jaime Murray), ragazza dallo sguardo penetrante, in grado di convincere immediatamente Anna e prendere servizio seduta stante. Noa, dopo aver notato poteri sovrannaturali di cui Leonor fa uso (teletrasporto e mutazioni del corpo con apparizioni di ali) cerca di chiedere aiuto inutilmente finché, attraversando un bosco, si imbatte nella spettrale figura di Emma, una bambina misteriosamente scomparsa tempo prima.

 

Jadin Harris

The Nanny (2018): Jadin Harris

 

"C'era una volta un altro mondo. Era molto, molto lontano, eppure proprio accanto a questo. Era un mondo di magia e meraviglia, ma anche di guerra, cattive creature e orrori. Non era diverso da questo, in tal modo e in altri. In realtà alcuni hanno capito che vivevano nel mondo sbagliato e nemmeno lo sapevano." (Favola della buona notte, raccontata da Leonor al piccolo Michael)

 

Jaime Murray, Christian Ganiere

The Nanny (2018): Jaime Murray, Christian Ganiere

 

Certo che di sceneggiatori strani ce ne sono in giro: qui addirittura ci si sono messi in tre (Matthew Allen, Ed Dougherty e Marcel Sarmiento) per partorire questa inseguibile storia. Nonostante un paio di loro avessero già in curriculum titoli anche celebrati (V/H/S e The ABCs of death) ne esce qui un indifendibile prodotto fantasy che, dal secondo tempo in poi, scivola nel più allucinato e insensato trip. Se inizialmente, grazie alla valida regia di Joel Novoa, The nanny riesce a farsi seguire (anche in virtù di una sublime fotografia dai toni autunnali e alla professionalità di Jaime Murray, presentata qui in mefistofelica veste), poi scade in un tripudio di effetti speciali, con fatine in miniatura danzanti (sarebbero piaciute a Conan Doyle!) al limite della commedia (involontaria). Per non farsi mancare niente, gli autori ci buttano dentro "fate e creature del piccolo popolo", affiancate a tale Elkrog, mostruoso avversario delle benevole creature alate che ha fattezze di un demone cornuto. Ormai sprofondato nel più illogico clima da favola, dopo mezz'ora The nanny riesce solo a indisporre, facendo avvertire la sgradevole sensazione di totale menefreghismo -da parte della produzione- nei confronti del pubblico. Vero che tante volte la sospensione dell'incredulità può contribuire a rendere la visione onirica e coinvolgente, ma qui il risultato è diametralmente opposto, perché a (non) essere sospesa è la pazienza del fruitore mediamente intelligente. A meno che, nelle incomprensibili intenzioni di chi ha voluto questa cosa, il target individuato fosse quello dei ragazzini di sette o otto anni: film al quale, loro sì, sicuramente, potrebbero porre certa attenzione.

 

scena

The Nanny (2018): scena

 

"Le parole sono magiche, di una magia molto antica e potente. Le parole rendono il mondo reale. Portano le cose fuori dall'oscurità alla luce del fuoco, dove possono essere capite. Ma ci sono parole più vecchie, parole che la maggior parte ha dimenticato. E quindi, ci sono cose che rimangono invisibili. Agas taoibh trid. Agas taoibh trid un fialaigh gan eagla. Il sacro si mostra in natura, dove i mondi convergono. L'acqua tiene i ricordi e così fa la terra." (Leonor)

 

Jaime Murray

The Nanny (2018): Jaime Murray

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati