Trama
James Bond ha lasciato i servizi segreti e si gode una vita tranquilla in Giamaica. La sua pace, però, dura poco: ben presto, al suo cospetto si palesa il vecchio amico Felix Leiter, agente della Cia, chiedendo aiuto. La missione tesa a salvare uno scienziato rapito si rivelerà molto più insidiosa del previsto e porterà Bond sulle tracce di un misterioso criminale armato di una nuova pericolosa tecnologia.
Approfondimento
NO TIME TO DIE: IL 25° FILM DI 007
Diretto da Cary Joji Fukunaga e sceneggiato dallo stesso con Neal Purvis, Robert Wade e Phoebe Waller-Bridge, No Time to Die è il 25 film basato sul leggendario agente segreto nato dalla mente di Ian Fleming. Bond ha lasciato il servizio attivo e si gode una vita tranquilla in Giamaica. La quiete però viene interrotta quando il suo vecchio amico della CIA Felix Leiter ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela però molto più rischiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso criminale armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Con la direzione della fotografia di Linus Sandgren, le scenografie di Mark Tildesley, i costumi di Suttirat Anne Larlarb e le musiche di Hans Zimmer, No Time to Die inizia all'indomani di 007: Spectre, che si è concluso con Bond e Madeleine Swann, che si allontanano a bordo dell'Aston Martin DB5. Quando Bond appare per la prima volta in No Time to Die, si trova con Madeleine a Matera, una città rocciosa dell'Italia meridionale. Secondo il produttore della serie Michael G. Wilson, la narrazione doveva ripartire dalla relazione tra Bond e Madeleine. La domanda era: a che punto? Gli ultimi quattro film hanno toccato temi come i segreti, il tradimento e la fiducia che in questo capitolo spingono la narrazione verso la sua elettrizzante conclusione. Dopo la sofferenza per la perdita di Vesper Lynd in Casino Royale, il suo rapporto altalenante con M e la MI6, e il dolore inflitto dalle rivelazioni impartite da Blofeld, Bond si è preso un altro rischio, abbassando la guardia con Madeleine e dandosi un’altra possibilità di amare. "L’impegno di Bond in una relazione, genera tante sfide emotive", ha precisato la produttrice Barbara Broccoli. "Quindi la fiducia è il tema principale di questo film; di conseguenza il tradimento è una parte importante della rottura dei suoi legami".
Sebbene si stia impegnando nella sua relazione con Madeleine, No Time to Die inizia con Bond che ha interrotto il suo rapporto più duraturo: il suo impiego nell'MI6. Il produttore associato Gregg Wilson ha osservato come il ritiro di Bond abbia aperto ai filmmaker una nuova realtà: "Abbiamo pensato a come sarebbe stata la vita di quest'uomo senza il suo lavoro quotidiano. Quando hai dedicato la tua vita ai servizi segreti, come Bond, qual è il retaggio che ti lasci dietro?".
Fukunaga, primo americano a dirigere un film di Bond, ha precisato: "Questo film arriva cinque anni dopo 007: Spectre. Da allora il mondo è cambiato, quindi con i produttori e Daniel Craig ci siamo confrontati su come rendere attuale il proseguo della narrazione, e adattarlo all'universo di Bond, che in realtà è atemporale. Inoltre, volevamo apportare qualcosa di nuovo nella storia, e onorare tutti i film di Bond in termini di leitmotiv e aspettative. La principale tra queste aspettative è l'avventura e il pericolo ad essa associato. In ogni film di Bond ci sono dei pericoli. Il protagonista si ritrova sempre a dover affrontare la cosa più spaventosa che si possa immaginare. E la partecipazione attiva di Daniel ha dato un valore aggiunto al personaggio. Ci sono complicazioni e danneggiamenti, ma anche la sua vulnerabilità che è stata insabbiata dal primo dei suoi film, quando Vesper Lynd muore. Il suo processo decisionale è fondamentale e mostra la sua ingegnosità così come i suoi difetti. Penso che la sua sia una storia davvero interessante".
"Dovendo No Time to Die riprendere la storia subito dopo gli eventi di Spectre", ha proseguito il regista, "la prima parte del film segue la luna di miele di Madeleine Swann e Bond, una volta andato in pensione. Ovviamente le cose non vanno sempre secondo i piani. I due finiscono per prendere strade diverse. Poi, lo ritroviamo cinque anni dopo, in un mondo cambiato, che è andato avanti parallelamente all'intero panorama politico. C'è una minaccia in arrivo che coinvolge la SPECTRE ed altri elementi esterni, e Bond è nuovamente chiamato ad aiutare l'MI6 per impedire che un'arma distruttiva metta in pericolo il mondo intero. È una storia affascinante con personaggi brillanti, sia classici che nuovi".
Il cast
A dirigere No Time to Die è Cary Fukunaga, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia statunitense. Classe 1977, ha debuttato come sceneggiatore e regista di lungometraggi con l'acclamato Sin Nombre, seguito dall'adattamento cinematografico di Jane Eyre di Charlotte Bronte. Il suo terzo film Beasts of No… Vedi tutto
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Commenti (27) vedi tutti
Un mix senza senso di scene alla 007. Una nave di soldi spesi malissimo. Trama risibile, in una messa in scena scintillante. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Lo 007 di Graig fa cagare, il peggiore di sempre.
commento di corradopNon all'altezza dei precedenti, ma non così male come sentenziano da alcuni. Con Graig s'è fatto passi da gigante nella saga; magari in questo capitolo s’è inciampato un poco, ma senza cadere. In definitiva, la pecca più grossa che sento d'attribuirgli, è giusto quella d'esser l'ultimo interpretato da Graig. Chissà cosa ci toccherà ora? 6½ > 7 ©®
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Al peggio non c'è mai fine. Da personaggio glam a pagliaccio di ridicoli film d'azione. Una boiata di portata epocale come gli ultimi due. Da salvare la title track di Billie Eilish, pure non essendo un capolavoro.
commento di ClochardNon c'erano riusciti in tanti: Dr. No, Goldfinger, ecc... Ce l'ha fatta il politically correct ad uccidere James Bond ! E l'ennesima sceneggiatura iper veloce e caotica ad uccidere il CINEMA. Voto 4.5
commento di fra_pagaSi chiude finalmente il ciclo con Craig. Sempre più difetti che preggi, troppe libertà e novità a scapito della tradizione, in più uno dei peggiori cattivi di sempre della lunga saga. Il film risulta comunque coinvolgente, e ci mancherebbe pure altro!
commento di moviemanMa hei James! Sei stato troppo precipitoso... Non sapevi che esitono guanti e preservativi?... e in qualche laboratorio segreto sarebbero riusciti di sicuro a scovare l'antidoto... Troppo precipitoso... o volevi andartene per evitare la noia della pensione e gli acciacchi della vecchiaia? Peccato vecchio mio...
commento di nerowolfeDeludente, prolisso, confuso, poca azione. Ana de Armas ha solo una particina. Resta una buona confezione, ma poco altro, per non parlare di alcuni sfondoni enormi (l'età del cattivo, la sua ricomparsa assurda, l'auricolare e l'emp...). Poteva finire meglio. Cmq voto 7, ma non ditemi che il prossimo 007 è una sconosciuta, donna e nera, vi prego.
commento di ezzo24Solito filmetto dell'ultimo James Bond, con esagerate scene di azione ovviamente ben fatte. Si lascia vedere, ma i problemi sono altri.
leggi la recensione completa di olivawINdegna (o poco degna) conclusione di carriera spionistica per Craig.
leggi la recensione completa di tobanisE' morto Bond.Viva Bond.Poche trovate che restano in mente e poche locations affascinanti (a parte Matera).Un Bond in pensione tutto famiglia sostituito da una Bond nera in gonnella....vabbe',io sono romantico e continuo ad amare Connery....che volete fare ??
commento di ezioI sentimenti e l'umanità di Bond prevalgono sugli intrighi della trama e perfino sulle scene d'azione, abbastanza sottotono rispetto ad altri capitoli, se si esclude la parentesi cubana. Non mancano le location da cartolina esaltate dalla fotografia patinata e il lavoro del sonoro è ottimo, buoni anche alcuni nuovi spunti, scialbo l'antagonista.
commento di Fanny Sally25° capitolo della saga con il superagentone e i personaggi che gli girano intorno ormai trasformati per aderire alle regole del politicamente imposto. Quello che invece non cambia mai è l'ostentazione del supposto ed immarcescibile suprematismo anglosassone. Per questo a dispetto del finale per 007 non è mai tempo per morire.
commento di bombo1Più apparenza che sostanza in questo vacuo film dove si notano solo le scene d'azione e qualche bella donna. Per la gioia del politicamente corretto non manca nessuno, tranne i soliti eschimesi, ma probabilmente è solo questione di tempo, in un prossimo futuro compariranno pure quelli.
commento di gruvierazAvvincente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUno dei peggiori epitaffi del cinema di sempre. In perfetto stile James Bond anni '60. Personaggio troppo fuori tempo massimo era ora che lo togliessero di mezzo. Mi auguro per sempre.
commento di SladkiiFastidioso episodio di commiato, in cui non è Daniel Craig a vestire i panni di Bond, ma è l’agente segreto a vestire quelli dell’attore.
leggi la recensione completa di Barone CefaluSecondo me si è suicidato.
leggi la recensione completa di LAMPURFinisce l'era Craig nel mondo di James Bond, caratterizzata da una pentalogia che rivisita il personaggio, umano, molto umano, cinico, duro, fedele, ma anche innamorato e pronto a tutto...Un'epoca che potrebbe significare un Bond fra i Bond, passati e futuri, ma anche un nuovo modo di raccontarlo. Perché per Bond No time to die...
leggi la recensione completa di BrettL'ultimo atto di un ciclo che stravolge l'universo Bondiano. Scelta coraggiosa che perde in immediatezza ma che lascia un segno indelebile.
leggi la recensione completa di emilDa quando Daniel Craig si è appropriato del personaggio siamo stati abituati a conoscere un nuovo James Bond: più irresponsabile, più sfacciato, ma allo stesso tempo emotivo, a tratti sentimentale e soprattutto fallibile. Le caratteristiche del vecchio James diventano uno scudo, una maschera per non scoprire la verità: il mito è diventato uomo.
leggi la recensione completa di lucasPrevitaliSi chiude un'era di trame rivoluzionarie e sconvolgenti interpretate da un attore, il biondo Daniel Craig, che sarà anche ruvido come James Bond ma non per questo inadatto, anzi.
leggi la recensione completa di Marco PoggiChi l'avrebbe mai detto che l'impenitente seduttore Bond sarebbe diventato un romanticone?!? Immagino che i tradizionalisti bondiani storceranno il naso di fronte a non pochi stravolgimenti dello 007 che conoscevamo, tuttavia NoTimeToDie è un'operazione riuscita dal punto di vista dell'intrattenimento e dello spettacolo, un bel congedo per Craig.
leggi la recensione completa di port crosLa serie Bond/Craig si conclude alla grande come era iniziata MALINCONICO
leggi la recensione completa di luca826Splendido epilogo dell'era Craig, la più rivoluzionaria ed impattante sull'immaginario collettivo dai tempi di Sean Connery
leggi la recensione completa di AlvyVerboso, estenuante, sentimentale, crepuscolare. Cita il passato - non manca alcun cliché - ma poi lo sconfessa, chiudendo così l'era bondiana di Craig (cominciata 4 film fa) nel segno di un politicamente corretto ormai soppesato con il bilancino, spesso perseguito in modo sbrigativo. Pur sbalestrato ha una sua logica di fondo.
commento di Leo MaltinLa fondamentale importanza e urgenza di questo film, se non per altro, si cala del tutto sull'inenarrabile potenza e visionaria statuarietà dell'addominale di Daniel Craig e del suo bicipite, che è anche quello di Bond. James Bond.
leggi la recensione completa di gaiart