Trama
Alma, Jean e Sebastiano, figli di genitori divorziati che vivono a Parigi, arrivano a Roma per far visita al padre. Durante la vacanza, emergeranno però le tensioni familiari.
Approfondimento
MAGARI: ADULTI IMPERFETTI, BAMBINI E FAMIGLIA
Diretto da Ginevra Elkann e sceneggiato dalla stessa con Chiara Barzini, Magari è una commedia sentimentale che racconta la storia di Alma, Jean e Sebastiano, tre fratelli molto legati tra loro che da Parigi, città in cui vivono nel sicuro, seppur bizzarro, ambiente alto borghese della madre di fede russo-ortodossa, si ritrovano scaraventati nelle braccia di Carlo, padre italiano, assente, anticonformista e completamente al verde, che non ha alcuna idea di come badare a sé stesso, figuriamoci ai figli. Durante una vacanza di Natale passata in una casa al mare insieme a Carlo e alla sua collaboratrice Benedetta, in un momento di sospensione dalle loro vite vere, i nodi delle tensioni di famiglia vengono al pettine. Carlo scopre degli aspetti oscuri della sua ex moglie e dimostra ai suoi figli di essere un padre inaffidabile, ma incredibilmente carismatico e - nonostante le sfide e le tensioni quotidiane - la piccola Alma continua a credere fermamente che un giorno, magari, la sua famiglia possa tornare a unirsi come un tempo.
Con la direzione della fotografia di Vladan Radovic, le scenografie di Roberto De Angelis, i costumi di Sergio Zambon e le musiche di Riccardo Sinigallia, Magari è stato così presentato dalla regista in occasione della partecipazione al Festival di Locarno 2019: "Magari si basa sui ricordi e sulla nostalgia e guarda al concetto di famiglia, alle fantasie sulla famiglia perfetta che inseguiamo, soprattutto da bambini. Il film parla di adulti imperfetti, che cercano di fare del proprio meglio, barcamenandosi tra la vita e i sentimenti. Gli adulti sono visti attraverso gli occhi di tre piccoli fratelli, tutti caratterizzati da personalità molto diverse tra loro, che cercano di vegliare l'uno sull'altro. Come madre di tre bambini mi stupisce sempre vedere come i più piccoli si adeguino alle situazioni e i modi in cui reagiscono agli eventi esterni. Alcuni di loro si adattano bene, altri invece oppongono resistenza, restando ancorati alla loro visione delle cose. La costante che tuttavia sembra sempre tenerli uniti è il reciproco senso di appartenenza".
"Attraverso un lungo processo di casting", ha proseguito la regista, "abbiamo cercato tre bambini bilingue, che riuscissero a funzionare come squadra, piuttosto che come singoli personaggi. Per questo hanno trascorso molto tempo insieme, proprio per familiarizzare e prendere confidenza l'uno con l'altro. Parlare la stessa lingua, avere lo stesso accento e avere una gestualità simile era molto importante. Ai provini dei bambini sono seguiti quelli degli adulti e sono grata di aver avuto l'opportunità di lavorare con attori di grandissimo talento come Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e Céline Salette. L'interazione tra loro era di cruciale importanza per riuscire a trasmettere la complessità dei rapporti. La principale location del film è il lungomare di Sabaudia, a cui sono molto legata. La prima immagine che mi è venuta in mente quando ho ideato il film è stata proprio la spiaggia di Sabaudia. Questo luogo ha un'atmosfera speciale che volevo pervadesse tutta la pellicola. Le luci, i colori, in particolare al di fuori dalla stagione turistica, sono incredibilmente poetici. Sono attratta dal misto di melanconia e possibilità che offre una località di mare una volta che i turisti sono andati via. Il mio obiettivo era tentare di filmare tutto ciò mixando riprese a mano e fisse, allo scopo di fondere la vivacità dei bambini con la staticità dell'ambiente".
Il cast
A dirigere Magari è Ginevra Elkann, regista e sceneggiatrice italiana. Nata a Londra nel 1979, ha vissuto in Inghilterra, Francia e Brasile. Ha conseguito una laurea in comunicazioni visive presso l'Universita?? Americana a Parigi e un master in Film Making alla London Film School. È presidente di Asmara Films, da… Vedi tutto
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Commenti (8) vedi tutti
Bravi i tre giovani protagonisti, si difende Scamarcio, ma per il resto abbastanza noioso. Ma che davvero un film della nipote di Agnelli? Mah!
commento di Artemisia1593"Magari" ... magari mi fosse almeno piaciuto qualcosa ?!?! voto.0.
commento di chribio1L'intento era lodevole.. ma purtroppo il risultato è scarso. Un film esile esile che avrebbe avuto bisogno di una regia almeno più matura e che stenta invece a mantenere attivi tutti i fili del racconto che spesso di disperdono in mille rivi. Ottima la prova degli attori (soprattutto quella degli adolescenti e dei bambini
commento di (spopola) 1726792Alla fine la sceneggiatura di Scamarcio (nel film) viene approvata per la sua felicità. Quella della Elkann invece insieme all'esile soggetto è davvero poca cosa. In queste condizioni agli attori non si può chiedere più di tanto, sebbene i "piccoli" se la cavino abbastanza. Su tutti Oro De Commarque.
commento di bombo1Ma.... vabbè.... Magari!!! 4
commento di BradyChe dire, product placement a gogò e sensibilità bambine che risvegliano echi di infanzie cosmopolite dal vissuto finto-tormentato. Magari averceli li sordi, soprattutto per produrre la prima cosa che ti passa per la testa...
commento di maurizio73Regia inesistente, trama pretestuosa, direzione degli attori sotto il livello di guardia. Si difende solo Scarmarcio.
leggi la recensione completa di barabbovichOttimo esordio di Ginevra Elkann alla regia. Strepitosa la prova dei tre attori bambini, ma anche quella degli adulti non è male.
leggi la recensione completa di Furetto60