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Ghost Tropic

Regia di Bas Devos vedi scheda film

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La recensione su Ghost Tropic

di alan smithee
6 stelle

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 2019/QUINZAINE DES REALISATEURS

Khadija è una cinquantenne che lavora presso una società di pulizia di stabili ed uffici, che la tengono occupata prettamente in orari notturni. Una notte come tante, la donna, finito il turno, si appresta a prendere la metro per tornarsene a casa, ma un sonno profondo ed improvviso la conduce sino al capolinea.

Infreddolita e un po' timorosa di quel luogo inospitale che le tenebre contribuiscono a rendere più inquietante e spettrale, la donna si prodiga a cercare di tornare alla propria abitazione.

Lungo la sua strada, incontrerà alcuni personaggi diversamente integrati in quel formicaio di anime, prestando aiuto a taluni, e denunciando certe altri comportamenti lesivi della incoluità di persone anche vicine alla sua cerchia familiare.

Alla sua terza opera, dopo il notevole esordio rappresentato da Violet, il buon regista belga Bas Devos si prodiga in un ritratto intimo e pacato di una donna timida ma tenace, che si ritrova a vivere l'esperienza straniante di ritrovarsi a far parte di un mondo a lei sconosciuto, ove comportamenti e situazioni paiono provenire da un'altra dimensione.

Con lo sguardo composto, ma amorevole e accorato, diretto quasi unilateralmente addosso alla sua protagonista Saadia Bentaieb (dolcissima, remissiva e tenera ma tenace nella sua quieta determinazione), molto ben scelta ed altrettanto scrupolosamente tallonata da uno scrupoloso sguardo pronto a catapultarla in dimensioni più accoglienti come un paradiso tropicale, verso cui la protagonista ama ritrovarsi nei panni della figlia ribelle che non manca di impensierirla, Devos costruisce un ritratto minimalista molto intenso di una donna che, grazie ad una banale, innocua disavventura, impara a capire meglio la realtà che la circonda, maturando una presa di coscienza rivolta ad un mondo che prima rifiutava anche solo di percepire come parte integrante di un ingranaggio al quale essa stessa appartiene, come base elementare ma indispensabile di una società dove gli individui che contano corrono e si affannano per ricoprire le posizioni alte vicine alla più completa, ma spesso altamente illusoria realizzazione.

 

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