Regia di Alejo Moguillansky vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS
"Ah quelle horreur l'argent!!"
Sulla riva sabbiosa di una bella spiaggia latino americana, due strampalati agenti di polizia trovano due cadaveri, mentre un sopravvissuto viene fermato poco dopo ed interrogato in centrale: si scopre che costui è un artista francese e che, con altri tre artisti squattrinati provenienti dai luoghi più disparati, ognuno specializzato in un proprio campo, ma tutti costretti dalle ristrettezze ad arrangiarsi a fare di tutto, ha formato una bislacca compagnia di spettacolo.
Il suo scopo è girare il mondo proponendo la loro arte sfaccettata, e cercare di sopravvivere con le loro specializzazioni artistiche combinate.
Interrogato dagli agenti, ci racconterà, in tre atti, tutta la sua tragicomica storia, e di come sia tragicamente giunta a termine su quelle rive.
Tutto nasce a causa della incompatibilità che viene inevitabilmente a crearsi tra due mondi inconciliabili come l'amore ed il business, ci vogliono spiegare la pellicola ed il suo regista.
Si ma il film?
La storia?
La costruzione dei personaggi?
Qui nulla pare approfondito, poco viene realmente raccontato, ed il film si perde in siparietti inutili che non riescono a far luce su nessuno dei personaggi coinvolti, che finiscono per ridursi a figurine sbiadite che una regia sciapa e monocorde non riesce a illuminare nemmeno esteriormente.
A saper raccontare una storiella del genere non sarebbero occorsi grandi capitali: sarebbe stata sufficiente una più coerente ed accurata operazione di scrittura, che qui, al contrario, latita completamente. Una delusione totale.
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