Intrappolata a New York dove lavora come attrice porno, Lillian decide di tornare nella sua terra natale, la Russia, a piedi. Affronterà cosi un viaggio che dagli Stati Uniti alla fredda Alaska si trasformerà in una lenta sparizione.
Un ritorno alle origini, di una campionessa dello sradicamento e dell'alienazione scandito dall'impassibile metronomo delle lunazioni, nel cammino retrogrado di una migrazione umana che dopo alcune decine di migliaia di anni ripercorre piste ormai cancellate dal tempo, fino al mito di una comunione con la natura ormai irrimediabilmente perduto.
Alla scadenza del permesso di soggiorno e delle sua chances lavorative nel cinema hardcore, la bella Lillian parte per un lungo viaggio a piedi da New York fino all'estremità più occidentale del continente nordamericano col proposito di raggiungere la natia Russia attraverso lo stretto di Bering. La sua implacabile odissea sotto il cielo d'America sarà costellata da bivacchi… leggi tutto
Alla scadenza del permesso di soggiorno e delle sua chances lavorative nel cinema hardcore, la bella Lillian parte per un lungo viaggio a piedi da New York fino all'estremità più occidentale del continente nordamericano col proposito di raggiungere la natia Russia attraverso lo stretto di Bering. La sua implacabile odissea sotto il cielo d'America sarà costellata da bivacchi…
Nel 1926 una donna di nome Lillian Alling, immigrata dall’Europa a New York, sopraffatta dalla nostalgia di casa e senza un soldo, attraversò in solitaria gli Stati Uniti e l’Alaska per tornarsene a casa in Russia; i contorni incerti della vicenda contribuirono a trasformare la donna in una sorta di figura mitologica, figura che il film Lillian di Andreas Horvath omaggia e…
Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che… segue
CINEMA OLTRECONFINE/FESTIVAL DI CANNES 2019-QUINZAINE DES RÉALISATEURS
Lillian è una giovane immigrata russa che ha tentato di fare soldi nel mondo della pornografia, sfruttando i bei tratti ad essa conferiti da una Madre Natura in quel caso generosa. Ora, con il permesso di soggiorno scaduto, senza più un soldo, cacciata dalle varie case di produzione per via dei…
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Un ritorno alle origini, di una campionessa dello sradicamento e dell'alienazione scandito dall'impassibile metronomo delle lunazioni, nel cammino retrogrado di una migrazione umana che dopo alcune decine di migliaia di anni ripercorre piste ormai cancellate dal tempo, fino al mito di una comunione con la natura ormai irrimediabilmente perduto.
leggi la recensione completa di maurizio73Opera visivamente impressionante, affine per poetica e stile a Wim Wenders e David Lynch. Capolavoro
leggi la recensione completa di CristianoSalmaso